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Roma Femminile premiata in comune, ma niente Tre Fontane per la Champions

Sbloccate le pratiche per omologare il Tre Fontane. Gualtieri: "A giugno partono i lavori". Nel frattempo serve un campo per la prossima partita nella massima competizione europea

Prima in campionato, davanti alla Juventus su cui si è imposta, ai rigori, anche per la conquista della Supercoppa italiana. Ciliegina sulla torta, è arrivata la qualificazione ai quarti della Champions League. Il ruolino di marcia della Roma Femminile appare inarrestabile. La squadra giallorossa, però, resta alla ricerca di un impianto dove giocare la competizione europea. Perché il Tre Fontane non è omologato e non lo sarà prima del termine della stagione.

I lavori al Tre Fontane

Dal Campidoglio, dove la squadra di mister Spugna si è recata il 20 dicembre, arrivano buone notizie. Il sindaco Gualtieri e l’assessore Alessandro Onorato, nel consegnare la medaglia di Roma Capitale alla formazione giallorossa, hanno annunciato delle novità sull’impianto da gioco dell’Eur. In merito ai lavori necessari per ottenere l’omologazione alle competizioni internazionali, Gualtieri ha dichiarato che “siamo riusciti a sbloccare lo stallo e avere il via libera anche di Eur Spa per realizzare gli interventi”. Sulla tempistica, l’assessore allo sport ha fatto sapere che “i lavori inizieranno a giugno”. Significa che avverranno al termine del campionato in corso e, quindi, anche della Women's Champions League. 

Perchè non è omologato

Cosa manca al Tre Fontane per essere omologato? Sicuramente l’impianto d’illuminazione, necessario per le competizioni notturne. Finora infatti le giallorosse hanno disputato solo una partita  all’Eur, lo scorso 29 settembre. Ma era per il preliminare di Champions e si era disputata alle 14.30. Il torneo si svolge però in orario serale ed è per questo che un adeguato sistema d’illuminazione diventa fondamentale. Deve farsene carico l’Ati che ha in gestione il Tre Fontane e lo farà, a proprie spese.

“Abbiamo protocollato due progetti, uno nel 2015 e l’altro nel 2018 che non sono partiti. Ora, devo dire grazie anche al lavoro dell’assessorato allo sport, abbiamo riavviato le procedure – ha spiegato Ugo Pambianchi, numero uno dell’Ati che ha in gestione il Tre Fontane – i lavori inizieranno nella pausa di campionato e consentiranno di realizzare quattro torri alte circa 30 metri”. Con qualche novità rispetto al passato. “Il nuovo progetto prevede siano tutte a led” ha spiegato Pambianchi. 

Dove giocare i Quarti di Champions League

I lavori annunciati in Campidoglio, fa sapere l’assessorato allo sport, consentiranno all’impianto di essere pronto ed omologato per il prossimo settembre. E nel frattempo? La massima competizione europea del calcio femminile, finora, si è giocata lontana dalla Capitale. Le ragazze di mister Spugna hanno finora dovuto puntare sullo stadio del Latina. Una trasferta resa necessaria dall’impossibilità di disputare le partite all’Olimpico a causa del fitto calendario di appuntamenti che ha visto protagoniste le squadre maschili della Roma e della Lazio. Un calendario che si era reso necessario in previsione dei mondiali in Qatar. 

Ed ora? Escluso il Tre Fontane “Tutte le opzioni sono sul tavolo – hanno fatto sapere dall’ufficio stampa dell'As Roma Femminile – ci siamo appena qualificate ai quarti, ma la partita in casa si giocherà a fine marzo, e quindi non abbiamo ancora affrontato la questione del dove farla”.  Intanto però le ragazze capitanate da Elisa Bartoli si possono godere la medaglia appena ricevuta nella sala delle bandiere. Con la buona notizia del Tre Fontane, omologato per il prossimo anno. E “la speranza di tornare di nuovo qui, in Campidoglio  a fine stagione perché – ha commentato mister Alessandro Spugna -vorrebbe dire aver raggiunto qualche titolo molto importante e sarebbe bellissimo”.
 

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