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'Roma caput incidenti': "Zone 30 e limiti di velocità più basse tra le soluzioni"

Dopo la pubblicazione dei dati sugli incidenti stradali, Dario Nanni del Pd torna a chiedere una seduta specifica sulla sicurezza delle strade per "approvare provvedimenti idonei ad invertire un trend terrificante e porre uno stop agli omicidi stradali"

Ieri, subito dopo la pubblicazione dei drammatici dati sugli incidenti stradali a Roma, l'assessore ala mobilità Improta ha invocato la delibera presentata dal consigliere Nanni. Un provvedimento che, insieme ai provvedimenti contenuti nel piano del traffico, potrebbe migliorare i drammatici numeri di ieri. Così, chiamato in causa, l'esponente democratico ha colto la palla al balzo per chiedere ancora una volta che si discuta di sicurezza stradale in aula.

"Roma", ha spiegato Nanni, "dovrebbe attivare quanto prima un piano strategico per la sicurezza stradale se si vogliono evitare ulteriori stragi. Da tempo chiedo all’Assemblea capitolina di dedicare prima possibile una seduta specifica sulla sicurezza delle strade, al fine di approvare provvedimenti idonei ad invertire un trend terrificante e porre uno stop agli omicidi stradali che quotidianamente interessano la nostra città".

dario-nanni-i_original"Ho presentato una proposta d’iniziativa consiliare", ha aggiunto il consigliere PD, "che prevede tra l’altro: l’istituzione di zone 30 nei quartieri residenziali, l’ulteriore riduzione della velocità in tutto il centro cittadino, interventi urgenti sulla segnaletica e sugli impianti visivi; l’analisi dei dati sugli incidenti registrati; la realizzazione di una mappa della città e l’istituzione di un fascicolo per il rilevamento del livello della manutenzione stradale, della segnaletica e dei dati sugli incidenti; la cura delle strade, dei marciapiedi e delle ciclabili; la necessità di realizzare una segnaletica visibile e chiara anche grazie all’utilizzo di vernici di nuova generazione; l’intensificazione e la diffusione, in particolare nelle scuole, di una corretta educazione stradale".

"Infine", continua Nanni, "torno ancora una volta a sollecitare l’introduzione del reato di omicidio stradale nel codice penale come argine e deterrente contro le stragi di pedoni, ciclisti e automobilisti rispettosi delle regole. Chiedo infine al sindaco Marino di attivarsi ed aderire come, nel caso di sindaci di altre città italiane, alla proposta di introdurre il nuovo reato. Nel 2013 abbiamo avuto 101 vite stroncate. I pirati della strada e l’alta velocità sono responsabili della strage – ha concluso Nanni – Ma nessuno paga. Purtroppo si parla da anni di ergastolo della patente e di omicidio stradale, nel frattempo l’impunità degli omicidi da parte di ubriachi e drogati al volante è totale. La media delle condanne è sconcertante, tra sconti e attenuanti i responsabili degli incidenti non superano i 2 anni di detenzione".

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