Per i dipendenti capitolini più formazione e aggiornamento professionale
La mozione di FdI per dare l'indirizzo al Campidoglio: "Personale più competente garantisce servizi efficienti e di qualità"
Formazione professionale, idonei corsi di aggiornamento affinchè i servizi al cittadino siano più efficienti e il personale possa approcciarsi ad un sistema di progressioni interne puntuale e chiaro. Il Comune vuole dipendenti con maggiori competenze affinchè le sfide che attendono la città, tra tutte il prossimo Giubileo e i progetti del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), possano essere affrontate con rigore portando a massimi risultati.
Per i dipendenti capitolini più formazione e aggiornamento
Guarda al presente e anche all’immediato futuro la mozione di Fratelli d’Italia approvata ieri dall’Assemblea Capitolina. Il documento impegna il Sindaco e la Giunta, oltre che a favorire un sistema di formazione professionale, anche a prevedere un percorso lavorativo in cui ci siano opportunità di crescita professionale. Questo tramite l’aggiornamento della pianta organica, anche alla luce delle nuove competenze e funzioni che saranno affidate alla città di Roma con la riforma costituzionale già annunciata, tenendo conto dei nuovi improrogabili appuntamenti, PNRR e in vista e Giubileo, “ottimizzando altresì, anche le dotazioni di personale negli uffici, la loro ubicazione nei territori, e prevedendo, infine, interventi di riqualificazione edilizia per rendere i luoghi di lavoro più sicuri e accoglienti”.
La mozione di FdI per la formazione dei dipendenti del Comune
“E’ un indirizzo chiaro a chi oggi guida il Campidoglio affinchè assicuri ai dipendenti comunali un percorso di formazione, valorizzazione e aggiornamento. Qualcosa - ha commentato ai microfoni di RomaToday Federico Rocca, primo firmatario della mozione - che non succede mai e che inevitabilmente pesa sull’efficienza dei servizi. Se Roma Capitale si avvalesse invece di personale altamente qualificato, ben formato e soprattutto motivato molto probabilmente le risposte date alla cittadinanza e la qualità delle stesse sarebbe più elevata, così come il rendimento. Servono inoltre percorsi di crescita chiari e premianti, non bastano i concorsi interni per le progressioni verticali. Allo stesso modo bisogna garantire ai circa 23mila dipendenti capitolini ambienti di lavoro decorosi, salubri e accessibili. L’amministrazione deve puntare sui suoi dipendenti mettendoli in condizione di lavorare bene, di avere certezze e ambizioni”.
Un indirizzo che “consentirà di ampliare un percorso già avviato da questa Amministrazione per rimettere al centro della macchina amministrativa il personale capitolino” - ha commentato a margine del voto Riccardo Corbucci (Pd), presidente della commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica. “Per essere all’altezza delle grandi sfide del futuro, dall’organizzazione del Giubileo all’impegno dei fondi del PNRR e per continuare a migliorare la qualità dei servizi offerti al cittadino, la Capitale ha bisogno di puntare sulla formazione e l’aggiornamento professionale, attraverso la promozione di azioni volte a realizzare la crescita lavorativa delle persone che ogni giorno si impegnano alacremente per far funzionare l’Ente. Continueremo ad agire in questa direzione anche in Commissione, come stiamo facendo per la graduale strutturazione dello smart working, con l’obiettivo di sviluppare un nuovo approccio basato sull’autonomia e responsabilizzazione del dipendente che si ripercuote positivamente sull’efficacia dell’azione amministrativa”.
Gli idonei al "concorsone" chiedono lo scorrimento delle graduatorie
Intanto, dopo le assunzioni dei vincitori dell’ultimo “concorsone”, quello da 1500 posti circa, anche gli idonei chiedono di poter entrare negli uffici di Roma Capitale tramite lo scorrimento delle graduatorie. D’altronde la carenza di personale è sotto gli occhi di tutti: il caos all’ultimo open day sulle carte di identità ne è l’esempio più lampante. Mancano poi vigili e tecnici.
“Quanto accaduto con l’Open Day Carte identità impone una seria riflessione circa la necessità e l'urgenza di proseguire una profonda e adeguata rigenerazione della macchina amministrativa capitolina. Gli enormi disagi patiti dai cittadini romani non sono certo imputabili ai dipendenti, che vanno solo ringraziati per l'abnorme mole di lavoro a cui hanno dovuto far fronte in numero esiguo, bensì a un'Amministrazione che pretende di offrire determinati servizi senza un previo e oramai inderogabile fortissimo rafforzamento del personale. L'Amministrazione Gualtieri - ha commentato l’ex assessore grillino al Personale Antonio De Santis - può, anzi, dovrebbe attingere massicciamente dalle graduatorie del maxi concorso chiuso in soli 3 mesi dalla Giunta Raggi proprio al fine di rimpolpare l'organico capitolino e di dare continuità a quel filone assunzionale, già avviato negli anni scorsi. Solo a titolo di esempio, vi è una graduatoria di oltre 1.500 istruttori amministrativi idonei che sarebbero essenziali per fornire servizi più efficienti e tempestivi ai cittadini. L'invito che rivolgiamo al Sindaco e alla sua maggioranza è quello di approfittare di tale disponibilità di risorse e di proseguire il percorso di rigenerazione dell'ente e dei suoi servizi da noi avviato nella scorsa consiliatura con oltre 6.000 nuove assunzioni nel rispetto del turn over”.