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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

La Roma dei bandi flop e un week end di ordinario abbandono tra voragini, alberi caduti e strade allagate

Gare al rallentatore, in ritardo o bloccate. Il risultato è una città senza manutenzione

Una voragine. Un albero, l'ennesimo, crollato nei pressi del Verano. Una conduttura esplosa con conseguente allagamento della strada. E ancora prima, nella notte tra venerdì e sabato, l'immagine di una via all'ombra del Colosseo trasformata in piscina dal combinato disposto tra un normalissimo temporale estivo e le caditoie non pulite e quindi non in grado di smaltire l'acqua. E' l'immagine del week end di una Capitale senza manutenzione, dove i bandi o procedono al rallentatore, o partono in ritardo o si bloccano. Il tutto, ed è forse la cosa peggiore, tra cittadini ormai rassegnati all'inerzia del Comune. 

Bandi flop, dalle buche ai carroattrezzi tutte le gare che fermano Roma

Voragine in Prati 

E' di sabato mattina la notizia di una voragine in via Ezio. La strada è stata chiusa al traffico, fra via dei Gracchi e Via Pompeo Magno. All'attacco l'associazione Italia Nostra: "E' ormai evidente che Roma ha un gravissimo rischio di dissesto idrogeologico dovuto a numerose cause descritte dall'Autorità di Bacino con una lettera, del 19 settembre 2017, alla Sindaca di Roma Capitale e della Città Metropolitana Virginia Raggi" si legge in una nota. Un'inerzia, quella del Comune in tema di voragini, denunciata anche dalle opposizioni che da tempo segnalano in particolare la situazione di Monteverde. Il 24 agosto si è aperto l'asfalto in via Folco Portinari, ed è stato il sesto caso in zona dopo l'episodio in via Fonteiana e prima ancora l'auto inghiottita sulla Circonvallazione Gianicolense (con i cantieri ancora aperti e proteste per i tempi di intervento), la maxi buca in via Isacco Newton e la voragine in via Fratelli Bonnet, all'incrocio con viale delle Mura Gianicolensi. I residenti, a Monteverde, aspettano risposte dall'amministrazione.  

voragine prati-2

Albero crollato al Verano 

Ieri mattina non pioveva. Nessun evento straordinario a cui appellarsi. Eppure al Verano si è sfiorata la tragedia. Già perché alle 10 di domenica mattina il cimitero, dall'ingresso di via Tiburtina, vede passare centinaia di persone lì per portare un fiore a chi non c'è più. Tra loro c'era chi si è accorto che quell'albero si stava pericolosamente inclinando. Un allarmismo assolutamente giustificato perché i vigili del fuoco, allertati, hanno in pochi minuti chiuso la via. Dieci minuti dopo il pino giaceva orizzontalmente sulla via, collegando da un lato all'altro la Tiburtina. Un crollo nel II municipio, territorio a guida Pd che da tempo lancia i propri allarmi per la mancata cura del verde e per la mancata raccolta rifiuti. Allarmi ignorati e inascoltati. 

Crollo albero via Tiburtina

E ieri l'assessore Rino Fabiano ha commentato: "Questa è la messa in sicurezza della Montanari. Questo è  il rispetto che si ha per le istituzioni. Ieri in Campidoglio quattro municipi hanno fornito dati e cifre, denunciando, dati alla mano, la situazione attuale a tutti, anche al governo nazionale. La Montanari minimizza, prende in giro, ripete la sua favoletta da due anni e mezzo.Se non ci fossimo noi dei municipi e quei pochi operai ancora in giro la situazione sarebbe già degenerata. Via Tiburtina è  il simbolo della sciatteria e del fatalismo con cui si affronta la gestione dei servizi ambientali a livello comunale". 

Fabiano fa riferimento al monitoraggio delle alberature, sbandierato con vanto dall'amministrazione pentastellata tra un albero caduto e l'altro. Solo venerdì Diaco, presidente della commissione ambiente, nel difendere l'assessora Montanari sul tema affermava: "Anche sulla manutenzione del verde stiamo svolgendo un lavoro immenso con un servizio giardini che è stato ridotto ai minimi termini. Il monitoraggio che stiamo svolgendo su 82mila alberi di alto fusto ci ha fatto scoprire alberi malati e danneggiati da errata o mancata manutenzione. Stiamo recuperando decenni di ritardi per mettere in sicurezza la città e procedere ad una enorme opera di rigenerazione del patrimonio arboreo della Capitale".

Tubatura esplosa

A Roma Nord invece ieri sera è letteralmente esplosa una tubatura. Siamo in via dei due Ponti: la condotta si è prima rotta, per poi venire alla luce dopo aver "rotto" la strada, trasformata in un fiume. Acea ha interrotto l'erogazione dell'acqua e ad oggi la strada è chiusa con inevitabili disagi per gli automobilisti. "Le condutture erano state rifatte nel 2017" che ieri si sono ritrovati a dover far ricorso alle autobotti per il loro fabbisogno d'acqua. 

Caditoie

E c'è poi il capitolo allagamenti. Il temporale che si è abbattuto su Roma tra venerdì e sabato ha provocato l'allagamento di via San Giovanni in Laterano. Allagati i locali della zona, con i clienti impossibilitati ad uscire. Ai social è stata consegnata una scena "comica" quanto eloquente: un cameriere che nuova lungo la via nella strada trasformata in piscina. La colpa? Pochi dubbi: la mancata pulizia di caditoie e tombini, con una gara partita in ritardo e che solo in questioni ha visto la conclusione delle offerte. Per l'avvio dei lavori di pulizia c'è da aspettare. 
 
Fabio Mina Vice Presidente Fiepet-Confesercenti ed esercente della zona interpellato da RomaToday spiega: "Dopo reiterate segnalazioni nei mesi scorsi alla Polizia di Roma Capitale, l'ultima due giorni fa, nulla è cambiato e nessuno è mai intervenuto. Questo come lo vogliamo chiamare se non un atteggiamento vergognoso e assenteista da parte dell'Amministrazione? Come Vice Presidente Fiepet-Confesercenti", conclude Mina, "chiederò immediatamente un incontro con l'Amministrazione Capitolina e Municipale per denunciare tutto ciò e pretendere un piano straordinario d'intervento sulla via in base alle competenze d'ufficio".

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