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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Il Campidoglio mette all’asta mucche e vitelli delle sue aziende agricole

Messi in vendita 170 capi tra la tenuta di Castel di Guido e quella del Cavaliere

Il comune ha messo all’asta le mucche ed i vitelli di sua proprietà. Sono circa 170 i capi, suddivisi in 5 lotti, che il Campidoglio ha deciso di aggiudicare al migliore offerente.

Perchè finiscono all'asta

Gli animali provengono dalle due aziende agricole comunali, la Tenuta del Cavaliere e quella di Castel di Guido e la scelta di metterli all’asta, come si legge nell’avviso pubblico, deriva dalla necessità di “garantire il benessere animale del bestiame allevato”, in relazione alle strutture di ricovero disponibili. Ma anche per migliorare l’efficacia economica gestionale delle due aziende agricole, in note difficoltà economiche. L’obiettivo dichiarato, in questo senso, è quello di garantire “l’autosufficienza alimentare, con affrancamento delle due strutture produttive dall’acquisto esterno dei mangimi”. 

Mucche e vitelli del comune

Attualmente ci sono 466 capi a Castel di Guido, di cui 301 di razza maremmana e 165 di razza frisona di cui complessivi 52 vitelli e 195 capi di frisona a Tenuta del cavaliere, di cui 25 vitelli. Numeri confermati dal Campidoglio che rendono l’idea di quale sia, ad oggi, il patrimonio animale da gestire nelle due aziende che hanno come principale business la produzione del latte biologico. Ed è proprio per garantire una produzione di latte da destinare alla vendita, che vengono fecondati i capi bovini (ed anche ovini) presenti nelle due tenute. Cosa che poi, si legge nel provvedimento che autorizza l’avviso pubblico , “determina un incremento della popolazione presente nelle strutture delle due aziende agricole”.

Una prassi consolidata

“La vendita del bestiame è un fatto normale, che si fa da sempre e serve a mantenere stabile il numero dei capi presenti nelle due aziende, in relazione  alla capienza delle stalle e alla capacità di autoproduzione dei foraggi necessari alla loro alimentazione” ha commentato Sabrina Alfonsi, assessora all’agricoltura, all’ ambiente ed ai rifiuti. Gli animali che vengono messi all’asta sono quindi femmine anziane, considerate “a fine carriera”- si legge nel bando – perché non più produttive.Ma anche vitelli maschi. In tutto si tratta di 170 capi, di cui 90 vitelli e 80 adulti.

La promessa del Campidoglio

“Il tema di maggiore interesse per il futuro delle due Aziende, è la  valorizzazione e potenziamento delle capacità di produzione sia di latte che di altri prodotti dell’agricoltura – ha dichiarato Sabrina Alfonsi – L’attuale regime di gestione da parte del Comune di Roma presenta margini di incertezza, per cui noi vogliamo avviare una interlocuzione con la proprietà, la Regione Lazio, per ottenere una gestione di lunga durata a canone ricognitorio, che consenta al Comune di fare gli investimenti necessari per il rilancio di aziende che secondo noi presentano notevoli potenzialità. A questo scopo stiamo analizzando i conti per costruire una ipotesi di sviluppo”. Intanto, per ottimizzarne la gestione, si cerca di mantenere stabile il numero di capi presenti al loro interno. A partire da quello di mucche e vitelli.

azienda agricola Castel di Guido e Tenuta del Cavaliere-2


 

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