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Rom, nella Capitale tra sgomberi e campi: "Qui solo proclami e nessun passo avanti"

In occasione della Giornata Internazionale di Rom e Sinti, il rapporto dell'associazione 21 Luglio fotografa ancora una volta la situazione rom nella Capitale

Sono passati tre anni da quando l'Europa ha imposto l'adozione della Strategia nazionale per l'inclusione di Rom, Sinti e Caminanti. E' tra le priorità per il 2020, e l'Italia l'ha fatta propria nel febbraio 2012, ma solo a carte e parole. Un esempio? Roma, la capitale del Paese. Qui, tra promesse e proclami, non è cambiato niente. 

Sgomberi, campi simil ghetti ancora aperti, e azioni di emergenza, continuano a essere le cifre di una politica che verso la comunità rom ha fatto davvero pochi passi avanti. A trarre le fila l'associazione 21 Luglio con un rapporto presentato oggi in occasione della Giornata Internazionale di Rom e Sinti. 

"Nel 2013, dopo la conclusione dello 'stato di emergenza nomadi', una nuova stagione sembrava profilarsi all'orizzonte - scrive Carlo Stasolla, presidente della 21 luglio nella prefazione al rapporto - in realtà, l'approccio emergenziale ha continuato a rappresentare il leitmotiv di ogni azione pubblica". 

Basta dare un'occhiata ai numeri presenti nel documento: nel 2014 a Roma sono stati documentati 34 sgomberi forzati, con 1.135 persone coinvolte per una spesa stimata di oltre 1,3 milioni di euro. E poi ci sono una serie di obiettivi rimasti lettera morta. 

"A Roma innanzitutto manca un piano organico che spiega come superare i campi. Noi nel rapporto non possiamo raccontare i proclami ma quello che viene fatto: a oggi nulla è stato fatto" spiega Stasolla. "Gli impegni assunti non sono stati mantenuti" ha aggiunto. Primo fra tutti il Best House Rom, centro di raccolta monoetnico dove vivono centinaia di rom in piccole stanze senza finestre. 

"L'8 dicembre il sindaco Marino si era impegnato a visitarlo come dottore e come sindaco, e non è stato fatto. Il 26 gennaio l'assessore Danese ha dichiarato alla stampa che la struttura entro due mesi sarebbe stata chiusa, chiamandola un 'mostro': sono passati più di due mesi e la struttura non è stata chiusa". Per Stasolla "se guardiamo ai fatti, nulla è stato fatto, e nulla è diverso da ciò che avveniva nella passata amministrazione".

MARINO--->>"I campi costano troppo e violano i diritti umani"

Danese--->>"Chiudere i campi, ai rom le case"

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