rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica La Rustica / Via Amarilli

La Rustica, cento rom ancora fuori dal centro: "Gente esasperata e Comune assente"

L'associazione 21 Luglio: "Siamo ancora una volta davanti a un'amministrazione inadeguata". A quanto emerso da fonti non ufficiali parte dell'edificio sarebbe di nuovo agibile e forse la quasi totalità dei rom potrà farvi rientro

Due notti fuori, tra letti salvati dalle fiamme e spostati all'ingresso del centro, furgoni adibiti a casa per minori e donne incinta, materassi buttati in strada, macchine strapiene di borse e sacchetti, ombrelloni aperti per ripararsi dal sole, bambini sui passeggini. Sono ancora senza un tetto i cento rom costretti ad allontanarsi dal centro di raccolta di via Amarilli, a La Rustica, per un incendio scoppiato la notte tra domenica e lunedì. 

"Mi hanno spostata qui dal campo La Martora, vivo in una di queste stanze da cinque anni, ho otto figli, e ora siamo in mezzo alla strada. Come dobbiamo fare? Lo vedete dove dormo?". Adriana è buttata su un letto, in mezzo ai resti del pranzo, fette di pane e formaggio, coperte, cuscini, vestiti. Accanto la figlia, Elizabeth, 21 anni. Sta per arrivare l'ambulanza a prenderla, accusa forti dolori al torace, dice di essere stata spinta con violenza durante il caos con i vigili urbani.

Già, questa mattina si sono verificati anche incidenti tra gli agenti del nucleo SPE della Polizia Locale e i rom fermi davanti all'edificio con letti e furgoni. Due, ovviamente, le versioni riferite. Quella delle forze dell'ordine che dichiarano di aver reagito spruzzando spray al peperoncino dopo essere stati assaliti con bottiglie e sassi, e quella di donne e uomini del centro, che smentiscono la ricostruzione parlando solo ed esclusivamente di comportamenti violenti da parte degli agenti. "Come se non bastasse che già stiamo qui senza un tetto". 

Tanti dei presenti sono bambini, più di cinquanta, molti sono a scuola stamattina, ma non i più piccoli, alcuni neonati vengono allattati tra i secchioni dell'immondizia e pezzi di armadi distrutti. "Siamo ancora una volta davanti a un'amministrazione inadeguata, che non ha un piano sui rom, e per la quale qualunque cosa succeda diventa un'emergenza, un dramma. Qui le persone sono esasperate, e le istituzioni assenti. Non sanno mai da che parte andare a sbattere". 

E' duro il commento del presidente dell'Associazione 21 Luglio, Carlo Stasolla, che ricorda la promessa dell'assessore al Sociale, Francesca Danese: "Aveva annunciato che ad aprile la struttura avrebbe chiuso, quali sono le alternative messe in campo? La gente qui è abbandonata a sè stessa". 

In realtà una soluzione ieri era arrivata, la stessa che viene proposta regolarmente in caso di sgombero: alloggi alternativa con separazione dei nuclei familiari. Donne e bambini da una parte, uomini dall'altra. I rom l'hanno rifiutata. "E' una finta soluzione, inventata dall'ex assessore Sveva Belviso per lanciare il il messaggio all'esterno che è stata data un'alternativa alle persone, ma è un'opzione giustamente inaccettabile". 

Scartata l'opzione, che altro rimane? La struttura, ha comunicato ieri l'assessorato, è ad alto tasso di scolarizzazione, 33 bambini sono inseriti nel programma del Comune di Rome, con una frequenza decisamente alta. Questo uno dei problemi: trovare una sistemazione che consenta ai bambini di continuare ad andare in classe. In mattinata, da fonti non ufficiali, è emerso che una parte della struttura sarebbe tornata agibile, e già in grado di ospitare la quasi totalità delle famiglie. Da viale Manzoni gli uffici sono in attesa di ricevere l'attestato ufficiale dei Vigili del Fuoco per procedere. Forse entro oggi. 

Fuori dal centro di accoglienza rom in via Amarilli

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La Rustica, cento rom ancora fuori dal centro: "Gente esasperata e Comune assente"

RomaToday è in caricamento