Rom, niente ex cartiera: le famiglie di Finocchio (per ora) tornano al centro
E' quanto emerso dall'incontro di questa mattina negli uffici di viale Manzoni. L'assessore Danese ha fatto un passo indietro. La struttura di via San Cipirello chiuderà, ma sull'alternativa la decisione è sospesa alla prossima settimana
Passo indietro sul trasferimento nell'ex cartiera di via Salaria. I rom che dovranno lasciare il centro di raccolta di borgata Finocchio per il momento resteranno all'interno della struttura, in attesa di nuove direttive. E' quanto emerso dall'incontro che si è tenuto in mattinata negli uffici di viale Manzoni.
Da un lato una delegazione di uomini e donne del centro di via San Cipirello, insieme all'associazione 21 Luglio, dall'altro l'assessore alle Politiche Sociali, Francesca Danese. Il braccio di ferro è finito bene per chi dei capannoni sulla consolare non voleva neanche sentire parlare. La decisione sull'alloggio alternativo è rinviata e il Comune sull'opzione Salaria ha di fatto indietreggiato. Un prossimo faccia a faccia si terrà martedì.
La chiusura della struttura a Finocchio, aperta nel 2014 per ospitare i rom sgomberati da insediamenti abusivi di via Belmonte Castello, arriva per ragioni economiche. Certo, lo smantellamento di una rete di strutture (sette in totale sul territorio capitolino) che a fronte di costi stellari di gestione ha contribuito ben poco all'integrazione sociale della comunità rom dovrebbe essere comunque nei piani dell'amministrazione. Ma, nel caso specifico, la ragione è di bilancio: il contratto con l'ente gestore (sottoscritto con affidamento diretto) è scaduto e il Campidoglio non può più permettersi di pagare. E, il paradosso salta all'occhio, si tratta forse di una delle poche strutture regolari sul piano edilizio e dell'abitabilità.
Immersa in un verde già quasi di campagna, le famiglie, raccontano gli stessi operatori, sembrano essersi bene assestate sul territorio. I bambini vanno a scuola, i vicini di casa portano vestiti e partecipano a pranzi e cena. I locali sono curati. Il centro funziona. Un luogo ameno in confronto a un Best House Rom di via Visso dove le stanze da letto non hanno le finestre o un via Salaria 971, dove la temperatura delle camere ha toccato i 50 gradi fino a pochi giorni fa. I riscaldamenti erano ancora accesi.
IL VIDEO----->"TRASFERIMENTO IN VIA SALARIA E' UN PARADOSSO"
