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Rodano: "Beni culturali da 35 a 5 milioni. Successo del centrodestra"

"La strada per arrivare a questo ‘successone’ è stata spianata dal taglio di 30 milioni di euro rispetto alla ripartizione iniziale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

“Sui beni culturali, la presidente Polverini e il suo assessore Santini collezionano successi strepitosi. Rispetto al Por approvato dal centrosinistra nel 2010, l’intervento passa dai 35 milioni iniziali a soli 5 milioni; coinvolgerà due eccellenze culturali rispetto alle cinque previste da noi; soltanto quattro Comuni a fronte dei quarantaquattro interessati dal programma precedente; e di fatto, esclude completamente i beni culturali delle provincie di Rieti, di Latina e di Frosinone. Il tutto con due anni e mezzo di ritardo. La strada per arrivare a questo ‘successone’ è stata spianata dal taglio di 30 milioni di euro rispetto alla ripartizione iniziale. Fondi che non sono stati tagliati, ma destinati altrove a testimonianza dell'interesse per i beni culturali della giunta Polverini. Fondi che l’assessore Santini si è fatta sfilare sotto il naso in Giunta. Fondi che non arriveranno mai ai progetti finanziati nel 2010, che erano stati promossi da Soprintendenze archeologiche e Università e che coinvolgevano i beni culturali del Lazio intero, e non, come ora, meno di un quarto del territorio”.

Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale e responsabile nazionale Cultura di Italia dei Valori.

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