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Politica Borghesiana / Via di Rocca Cencia

Rocca Cencia, sito allagato e camion in coda: il piano pulizia di Gualtieri si scontra con la realtà

Parte con difficoltà il piano di pulizia straordinaria voluto dal neo sindaco: Roma paga lo storico deficit impiantistico

Camion in coda fuori dall’impianto di Rocca Cencia, dentro la manutenzione di una linea saltata per non creare ulteriori rallentamenti alla raccolta dei rifiuti e al loro trattamento visto che le operazioni hanno subito qualche momento di stop anche a causa delle infiltrazioni che, con il maltempo che si è abbattuto sulla Capitale, hanno complicato il lavoro all’interno del TMB. Un sito, l’ultimo rimasto ad Ama, emblema della fragilità dell’intero sistema romano alle prese con lo storico deficit impiantistico e l’assenza di sbocchi. 

Pulizia della città, il piano di Gualtieri parte in salita

Così il piano di pulizia straordinaria della città del neosindaco Roberto Gualtieri, a poche ore dal suo avvio, si è scontrato subito con la realtà. Quella di una città che sul fronte rifiuti ha ancora molta strada, tutta in salita, da percorrere. 

“Il primo giorno del piano non è confortante, ma non ci scoraggiamo”, hanno commentato dalla pagina di LILA  Laboratorio Idee Lavoratori Ama. Tweet e post mostrano tutte le difficoltà del caso: squaletti fermi in attesa di scaricare il contenuto. Il piano di Gualtieri ha assicurato lo spazzamento delle strade con i piccoli mezzi di Ama chiamati a passare ogni tre giorni per raccogliere i rifiuti ai lati dei contenitori. Previsti 4mila passaggi di pulizia straordinaria con mille operatori in campo

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“Ma migliaia di postazioni sono ancora in condizioni critiche, da est a ovest. In particolare - spiegano da LILA - saltano giri di carta e plastica a causa dei ritardi negli scarichi dell'indifferenziata. Anche oggi pomeriggio (mercoledì 3 novembre ndr.) macchine cariche negli stabilimenti in attesa che i tir della vergogna ci portino via i nostri rifiuti”. 

Rocca Cencia lavora a rilento: “Camion in fila scena quotidiana”

Il conferimento a Rocca Cencia resta il nodo principale da sciogliere. Ma l’impianto, vecchio e ancora commissariato, lavora a rilento. Nei giorni scorsi è stato chiuso anche il lavaggio "che già lavorava al 20%. Sembra per inquinamento delle acque di depurazione". “Il bacino di ricezione è pieno oltre i limiti, sostanzialmente non si sta scaricando. Abbiamo già 30-40% dei mezzi carichi, quindi è inevitabile che alcuni giri di raccolta salteranno” - il quadro che fa a RomaToday Maurizio, portavoce di LILA. Si lavora con le trasferenze, ossia il deposito di rifiuti a terra in attesa dello stoccaggio. "La fila davanti a Rocca Cencia non è più una novità, ormai c’è quotidianamente visto che l’impianto lavora ad un terzo della capacità. Ha la capienza sottodimensionata rispetto alla necessità della città. Il sito è vecchio e malmesso, basta pensare che dopo il temporale ci si sono messi anche infiltrazioni e allagamenti a peggiorare la situazione", aggiunge Giancarlo Cenciarelli di Fp Cgil Roma e Lazio. 

Ama è già al lavoro per riparare il danno e specifica: “La piccola infiltrazione di acqua dovuta all’intenso fenomeno meteo di mercoledì non ha avuto alcuna ripercussione sulla produttività dell’impianto TMB di Rocca Cencia. E’ già stato comunque programmato l’intervento di manutenzione da parte di una ditta specializzata. Il TMB AMA dunque continua a trattare i rifiuti indifferenziati raccolti come da programma”. 

Troppo presto, certo, per vedere i risultati del piano di pulizia straordinaria della città, ma Roma deve comunque fare i conti con le mancanze che si porta dietro da anni. Gualtieri ha assicurato che gli sbocchi attuali “sono sufficienti” a realizzare il piano. Si vedrà. Da rafforzare anche la raccolta differenziata: a Roma è ferma al 46%, cresciuta di appena tre punti negli ultimi cinque anni. 

"La pulizia straordinaria non basta, bisogna ragionare a monte e non a valle. Come lavoratori di LILA - dice il portavoce - esortiamo il sindaco ad aumentare la raccolta differenziata in città altrimenti - avvisa - non se ne esce. Si può fare e a costo zero: il nostro suggerimento è quello di accorpare e ridurre i cassonetti su strada, fare postazioni comode dove un operatore presidia, assiste e controlla su due turni il conferimento. Per questa operazione possono essere utilizzati i lavoratori parzialmente autonomi”.

Lunedì 8 novembre sciopero: i rifiuti rischiano di rimanere a terra

Intanto lunedì prossimo c’è lo sciopero dei lavoratori dei servizi ambientali: si fermeranno gli operatori di Ama e quelli delle società in appalto. La Municipalizzata ha fatto sapere che “saranno garantiti i servizi minimi”. Ma a Roma lo sciopero dell’8 novembre coinvolgerà circa 7mila lavoratori: così i rifiuti, dopo il week end, rischiano di rimanere a terra. Le strade non spazzate. 

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