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Stipendi in ritardo per 4500 dipendenti capitolini: "Anomalie sul sistema bancario"

A comunicare il problema è il Campidoglio con un messaggio ai dipendenti. Il sindacato Sulpl scrive a Marino: "Da chi pretende produttività ed efficienza, non bastano le scuse per il disagio"

"In questi giorni stiamo assistendo a qualcosa che a memoria di dipendente comunale non è mai avvenuto". Inizia così la lettera che il sindacato di polizia locale, Sulpl, ha inviato al sindaco Marino. Quello che sinora non era mai accaduto, e a cui la lettera firmata dal segretario romano Stefano Giannini fa riferimento, è un ritardo nei pagamenti degli stipendi che sta interessando in questi giorni circa 4500 dipendenti comunali. Ad ammettere il disguido è lo stesso Campidoglio nello spazio dedicato ai dipendenti in cui si fa riferimento a problemi tecnici delle banche. Si legge nell'avviso del Comune:

"A causa di anomalie procedurali sul sistema bancario, gli istituti di credito titolari del servizio di Tesoreria Capitolina, non hanno potuto accreditare entro la data del 27/08 gli stipendi a circa 4500 dipendenti".

Il trafiletto continua poi con scuse e assicurazioni di soluzione entro la giornata odierna. L'avviso è apparso ieri. Oggi di quei 4500 dipendenti, non tutti sono stati saldati. Chi ha ricevuto lo stipendio ha visto valuta 29 agosto, a differenza di quanto promesso nell'avviso stesso del Campidoglio dove si faceva riferimento a valuta 27 agosto.

Il problema per alcuni dipendenti poi sembra persistere ed anche per questo il sindacato si è rivolto al sindaco di Roma. "La domanda che le poniamo è la seguente: perché gli stipendi sono stati erogati con valuta 29 agosto? Se l'istituto bancario a cui ci si affida non soddisfa i criteri per cui viene retribuito la invitiamo a cambiarlo per evitare questi "disguidi". Da chi pretende uniteralmente la massima produttività ed efficienza non accettiamo, coerentemente, solo le scuse per il disagio".

Da palazzo Senatorio si fa presente come la procedura dei pagamenti sia stata rispettata. Le buste paga regolarmente emesse. Si tratta di un disguido tecnico della banche.

La notizia ha raggiunto anche le opposizioni. Il movimento Cinque Stelle capitolino: "Per molti dipendenti l'accredito dello stipendio coincide con il ritiro dal conto corrente delle rate di mutuo o di altri ratei con scadenza mensile e non crediamo che la banca provveda a scalare dalla somma gli interessi richiesti per un ritardato pagamento non imputabile a chi lo ha sottoscritto - prosegue la nota - Chissà se è prevista da parte di questa Amministrazione l'adozione di misure sanzionatorie nei confronti degli istituti bancari preposti. Sarebbe bello per i dipendenti vedere che il datore di lavoro non riunisce il suo consiglio solo per decidere come "riorganizzare salari e mansioni" ma che pensa anche a penalizzare chi gli fornisce in ritardo la spettanza del lavoro svolto durante il mese. Sindaco! Vicesindaco! Se ci siete ...battete un colpo..."

Anche il capogruppo di Fratelli d'Italia Fabrizio Ghera polemizza: "Bucare uno stipendio significa mettere in difficoltà i lavoratori e le famiglie che contano di percepire per tempo le proprie competenze, soprattutto a fronte di scadenze mensili. Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale esprime vicinanza e solidarietà ai lavoratori comunali, il sindaco non perda tempo e velocizzi l'iter, nella giornata di oggi, affinchè vengano pagati ai dipendenti capitolini gli stipendi dovuti".

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