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Multiservizi, caos in Aula: rissa tra consiglieri, Onorato in ospedale

Prima la protesta 'agitata' in Aula di un gruppo di lavoratori sfociata in insulti e sedie ribaltate. Poi lo scontro tra il capogruppo di Sel Peciola e quello della Lista Marchini

Proteste, sedie ribaltate in Aula, insulti e anche una rissa tra consiglieri attorno alla vertenza di Multiservizi. Il caos è scoppiato quando questa mattina, in Assemblea capitolina, è caduto il numero legale facendo saltare la seduta. Al grido di "vergognatevi infami" nell'area riservata al pubblico è esploso il putiferio: tra grida e spintoni i lavoratori della Roma Multiservizi, che da tre giorni sono accampati in presidio continuo in aula Giulio Cesare, hanno cominciato a inveire contro i consiglieri, rei di non essere stati in grado di mantenere il numero per votare una mozione a firma Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini, che chiedeva garanzie occupazionali per i lavoratori. 

Tre lavoratrici sono state colte da malore e sono state necessarie le cure dei medici del presidio sanitario del Campidoglio. Alcuni consiglieri hanno provato a spiegare la situazione ma non sono riusciti a placare la rabbia dei dipendenti della municipalizzata, che hanno rovesciato e gettato in terra gran parte delle poltrone che ospitano il pubblico dell'Aula. 

Ma non solo la rabbia dei lavoratori Multiservizi. Il clima infuocato dell'Aula Giulio Cesare si è riversato anche in conferenza dei capigruppo nel corso della quale tra i consiglieri Gianluca Peciola (Sel) e Alessandro Onorato (Lista Marchini) sono volate parole grosse e addirittura una sedia. Una di quelle robuste che arredano la sala delle Bandiere del Campidoglio che, secondo quanto ricostruito dai racconti di aluni dei presenti, il vendoliano avrebbe lanciato al collega, reo a suo avviso di aver fomentato la protesta dei lavoratori della municipalizzata strumentalizzandoli. 

I due si sarebbero poi pesantemente scagliati l'uno contro l'altro finendo anche a terra, con gli altri capigruppo a tentare di separarli. Onorato ha 'parato' la sedia con la mano, riportando poi evidenti escoriazioni sulle braccia e una sospetta frattura a un mignolo, tanto che i vigili urbani capitolini lo stanno accompagnando all'ospedale San Carlo di Nancy. L'ufficio di presidenza dell'Assemblea ha poi dato il via a un incontro per valutare la vicenda. Non si escludono sanzioni per Peciola.

"Ormai non è sicuro neanche andare in Campidoglio a rappresentare i cittadini che finisci in ospedale perché aggredito e minacciato. Una volta c'era la sinistra del popolo e degli operai oggi c'è quella dei centri sociali che ti aggredisce se la richiami alle sue responsabilità. Grazie per il mignolo rotto" scrive Onorato su Facebook allegando le foto delle contusioni al braccio e al mignolo. Infine l'esito di visita e lastre: "Sono appena uscito dall'ospedale con una frattura scomposta, un'operazione da fare dopo 30 giorni di ingessatura per raddrizzare il dito e diverse escoriazioni". Poi l'attacco: "Sono stato aggredito dopo aver detto alla consigliera Azuni e ai capigruppo di maggioranza di vergognarsi, sicuramente con toni molto accesi, visto che da tre giorni ci sono dei lavoratori della Roma Multiservizi che per protesta dormono in Campidoglio. Lavoratori a cui non è stato permesso neanche di ricevere cibo e acqua, nonostante alcuni di loro fossero addirittura malati di tumore. Volevo sapere semplicemente chi avesse dato l'ordine di predisporre una misura così vergognosa"

Ricostruisce invece Peciola: "La riunione dei capigruppo era terminata e non c'entra nulla la questione Multiservizi. Onorato ha insultato vergognosamente la consigliera Azuni, io ho risposto a quegli insulti e lui ha tentato di aggredirmi facendo il giro del tavolo e venendo verso di me che ero seduto. Penso quanto accaduto sia molto grave, perché alla vergogna dell'insulto si è unita la vergogna dell'aggressione in un luogo istituzionale". In tarda serata le scuse su Facebook: "Sono addolorato per quanto quanto accaduto oggi. La mia onestà intellettuale mi porta a dire che ho contribuito a scrivere una brutta pagina della politica. Chi mi conosce sa quanta passione metto nella militanza, quanto in questi due anni ho avuto anche in momenti tesi un ruolo di mediazione. Questo non giustifica il fatto che avrei potuto fare altro, avrei potuto non rispondere agli insulti indicibili contro una nostra compagna e gestire con maggiore cautela una aggressione subìta. Non è andata così e me ne scuso, soprattutto con quanti mi sostengono e con me portano avanti le nobili battaglie sociali e civili. Un pensiero e un augurio di pronta guarigione a Onorato".

Polemiche da parte dell'opposizione. "La maggioranza in Assemblea capitolina dà l'ennesima dimostrazione di evanescenza e nella votazione su una delibera con scadenza fissata per termini di legge non ha i numeri per sostenere il dibattito. Cade il numero legale e ancora una volta non si danno risposte ai cittadini romani e ai lavoratori presenti in Aula" dichiara Giordano Tredicine, capogruppo Pdl in Campidoglio.

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Alessandro Onorato in ospedale (foto Facebook)

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