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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Bilancio, bagarre in aula: urla e schiaffi tra gli scranni. Marino colpito con una gomitata

Caos in aula Giulio Cesare per la prima seduta della maratona bilancio. Ancora prima che Morgante cominciasse con la lettura della manovra è scoppiata la rissa

Maratona bilancio al via. E non proprio nel migliore dei modi. L'assessore Morgante riesce a prendere parola solo dopo mezz'ora di urla, spintoni, gomitate e malrovesci. In aula Giulio Cesare il clima è tesissimo, con il Consiglio a lavoro di domenica perché, per dirla con Marino, "l'emergenza non consente pause".  

Si è discusso stasera dalle 19 e 30 alle 22 e si andrà avanti per tutta la settimana: un tour de force per rientrare nella dead line del 30 novembre e scongiurare l'incubo commissariamento. L'opposizione ha dichiarato guerra, e si presenta in aula con pesantissimi faldoni contenenti centinaia e centinaia di emendamenti. Quelli della Lista Marchini, posizionati in pila al centro dell'aula, sono 100mila. (In foto) Emendamenti Marchini-2

CLIMA TESO - "Bisogna vedere se sono scritti bene - commenta sorridendo il sindaco di Roma Ignazio Marino prima dell'inizio della seduta - Mi aspetto un contributo straordinario che possa aiutarci a migliorare l'ottimo lavoro fatto dalla giunta e in particolare dall'assessore Morgante". Scambio di frecciatine tra il primo cittadino e il capogruppo del Ncd (Nuovo Centro Destra) Sveva Belviso: "Non posso parlare con lei perché non ci sono i requisiti minimi..." dice Marino. Battutine avvelenate che preannunciano il peggio: una bagarre da circo.  

RISSA IN AULA - Si comincia con un concerto di fischi dagli scranni. Il nodo contestato riguarda la votazione dell'ordine del giorno, operazione che per l'opposizione contravviene al regolamento. Alcuni consiglieri si avventano, tra spintoni e calca, verso la presidenza dove è seduto anche il sindaco Marino, per impedire al presidente dell'aula Coratti di mettere al voto i lavori. Volano schiaffi tra Dario Rossin (Fdi) e Gianluca Peciola (Sel). Nel marasma anche il primo cittadino si becca una gomitata in testa da Rossin, che però sostiene di non essersene neanche accorto: "L'ho appreso dalla stampa e mi sono subito scusato". 

GOMITATA A MARINO - "Non è stata involontaria. Mi ha dato una gomitata. Ho un bernoccolo in testa. Non ho visto chi fosse. Ho visto solo una figura urlante che usava turpiloquio. Non so chi sia e non sono neanche intenzionato a conoscerlo" ha dichiarato subito dopo il sindaco. La seduta viene sospesa. 

DE VITO FISCHIATO - Il capogruppo pentastellato, De Vito, commenta disgustato la scena -"uno spettacolo indegno, sembra il mercato delle vacche"- e si prende una pioggia di fischi e insulti dagli stessi consiglieri dell'opposizione. "Buffone", "vai a casa". Urla poi spiegate da Onorato: "(De Vito, ndr) si è permesso di banalizzare una battaglia politica che noi stiamo facendo e che forse loro non sono in grado di fare".

Passata la bagarre è ripresa la seduta. Morgante ha iniziato a illustrare la manovra 2013 che, lo ricordiamo, dovrà essere approvata dall'aula Giulio Cesare entro il 30 novembre. Una settimana che si preannuncia caldissima.

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