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Risorse per Roma, stipendi a rischio per 600 dipendenti: parte lo sciopero

Il contratto di servizio è scaduto a maggio e non è ancora stato rinnovato

Scoppia il caso Risorse per Roma. I dipendenti della società per domani hanno indetto una giornata di sciopero che sarà rafforzata da alcuni momenti di protesta e da un presidio nel pomeriggio sulla piazza del Campidoglio. A pesare su questa decisione, il contratto di servizio scaduto da maggio, e non ancora rinnovato, dall'altra il rischio di non ricevere stipendi e tredicesime. Lunedì scorso l'assessore alle Partecipate, Alessandro Gennaro, che ha ereditato la poltrona da Massimo Colomban, aveva assicurato di essere al lavoro per "fare in modo che la società possa rapidamente garantire il regolare pagamento degli stipendi e delle tredicesime ai dipendenti". Ma questo non è bastato per i circa 600 lavoratori della municipalizzata capitolina che al termine dell'assemblea di oggi hanno deciso di confermare la protesta di domani. 
 
"Considerato che ad oggi nessun elemento nuovo è intervenuto a modifica della grave situazione in cui versa l'azienda, salvo la rassicurazione dell'assessore alle Partecipate Gennaro di cui attendiamo un riscontro concreto, i lavoratori di Risorse per Roma, riuniti in assemblea in data odierna presso la sede di piazzale degli Archivi, hanno deciso di indire lo sciopero per domani giovedì 14 dicembre, da inizio turno per l'intera giornata" si legge in un comunicato dell'assemblea dei lavoratori di Risorse per Roma a firma Rsu di Risorse per Roma e Rsa Presidi di Risorse per Roma.

Ecco come si svolgerà la giornata di sciopero: dalle 8 saranno costituiti tre punti di incontro esterni, uno presso il Dipartimento Pau, uno presso l'Ufficio Condono e un altro presso la sede di piazzale degli Archivi. Successivamente, i lavoratori si distribuiranno presso i due presidi di via di Decima (Ufficio Condono) e di piazzale della Civiltà del Lavoro (Dipartimento Pau - Ex IX). Verso le 14, tutti i partecipanti si recheranno in piazza del Campidoglio in previsione dell'incontro tra la delegazione Rsu/Rsa con il direttore Giampaoletti. 

Il Pd ha raccolto le firme per richiedere una convocazione urgente dell'Assemblea capitolina. "Dal mese di maggio è scaduto il contratto di servizio di Risorse per Roma. Il Campidoglio dopo varie promesse cadute nel vuoto non ha ancora provveduto al rinnovo" ha scritto in una nota. "Sono a rischio gli stipendi, le tredicesime dei lavoratori e l'erogazione dei servizi per i cittadini. Finora la Giunta e la maggioranza si sono limitate soltanto a presentare il piano di riordino delle aziende (piano dell'ex assessore Colomban), senza indicare tempi, modalità e piani relativi a Risorse per Roma. E' bene ricordare che la società continua a svolgere compiti importanti su gestione del patrimonio, condono e affrancazioni senza un contratto valido con l'amministrazione. L'inerzia della Giunta e della maggioranza ha prodotto un doppio risultato negativo: precarietà per i lavoratori e incertezza per i cittadini sui servizi". 

A nulla sono servite le parole dell'assessore Gennaro: "L’Amministrazione capitolina è impegnata per fare in modo che la società Risorse per Roma possa rapidamente garantire il regolare pagamento degli stipendi e delle tredicesime ai dipendenti" ha scritto in una nota. "Siamo a lavoro per giungere il prima possibile a una risoluzione delle questioni che riguardano la società: ho chiesto formalmente agli uffici capitolini competenti di provvedere con urgenza a sbloccare il pagamento delle fatture finora emesse e a garantire la sottoscrizione e il rinnovo del Contratto di servizio" ha concluso palesando la decisione di aprire un confronto con i sindacati. Che ci sarà domani, mentre i lavoratori protesteranno in piazza. 

La situazione della società capitolina è arrivata al Governo. La deputata di Mdp ed esponente di Liberi ed Eguali Roberta Agostini ha fatto sapere di aver depositato un'interrogazione urgente per chiedere al governo di intervenire, per quanto di sua competenza, per salvaguardare Risorse per Roma Spa ed i suoi dipendenti. "La situazione della societl è molto grave" ha scritto in una nota. "La gestione del Comune sta mettendo a rischio i servizi e sta provocando una situazione pesante di precarietà ed incertezza per gli oltre 600 dipendenti". Polemizza anche Riccardo Agostini, Art.1 Mdp: "Finora la maggioranza che governa la Capitale ha discusso solo dei ruoli di governo nel consiglio di amministrazione, senza avere un progetto". E ancora. Il consigliere regionale del Lazio e coordinatore FI Provincia di Roma, Adriano Palozzi: "Raggi non ne indovina una. Servono azioni concrete per tutelare i tanti lavoratori che stanno vivendo un vero e proprio dramma a causa dell’ingiustificato immobilismo del Campidoglio". 

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