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Laurentino, la proposta di ampliare la riserva si è arenata in Campidoglio: “Sindaca, serve una risposta”

L'ampliamento ha ottenuto il via libera del Municipio e della Città Metropolitana. Manca, da mesi, l'approvazione della Sindaca. Gruppo Territorio Ambiente: "Senza il via libera del Comune rischia di saltare l'approvazione"

C’è una proposta di legge regionale che si è arenata. Riguarda l’ampliamento di un’area verde situata nella periferia meridionale della città. Si tratta della riserva naturale Laurentino Acqua Acetosa. Un polmone verde a ridosso del Raccordo Anulare che i residenti e le associazioni del territorio vorrebbero venisse ingrandito e valorizzato.

L'iter per ampliare la riserva

“Nonostante sia la Città Metropolitana che il Municipio IX abbiano, da tempo, rilasciato il parere positivo, il procedimento è bloccato al Comune per motivi sconosciuti” hanno ricordato gli attivisti del Gruppo Territorio Ambiente, una rete di comitati ed associazioni del territorio. La proposta di legge regionale punta ad ampliare la superficie di quasi un chilometro quadrato, portando gli attuali 152 ettari a 250.

Il lavoro della Regione

C’è un treno che i residenti rischiano di perdere. L’amministrazione regionale sta infatti lavorando all’approvazione d’una serie di Piani di Assetto, una sorta di Piano regolatore per le riserve naturali. E’ il caso, ad esempio, della vicina riserva di Decima Malafede. Un obiettivo che si vorrebbe raggiungere anche per l’area verde del Laurentino ma che, inevitabilmente, passa prima per l’approvazione del suo ampliamento. Ed è per questo che, il Gruppo Territorio Ambiente del Municipio IX ha scritto alla Sindaca, lamentandosi di un’attesa che ha superato i 7 mesi.

Il silenzio del Campidoglio

“Il ritardo del Comune di Roma, rischia di complicare il processo e di far decadere, con la fine della legislatura regionale, la tutela di un’area essenziale per la cittadinanza, per il sistema del verde del IX Municipio e per la difesa della biodiversità che proprio il nuovo Coronavirus ci insegna a riconsiderare in maniera prioritaria”.  

Dal polmone verde alla discarica

La mancanza di risposte da parte della Sindaca, rischia di ingenerare un effetto domino. Senza il  via libera del Comune sull’ampliamento, diventa impensabile lavorare all’approvazione di uno specifico Piano di assetto. In assenza del quale, la riserva, non può essere valorizzata. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. E continua, come ciclicamente accade, ad essere sfruttata come discarica a cielo aperto.
 

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