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Riqualificare le periferie: il Campidoglio riallaccia il dialogo con i consorzi di recupero

Svetlana Celli: "Vogliamo rilanciare con forza il settore dell’autorecupero delle periferie"

Un centinaio di cittadini, arrivati dalle periferie della capitale, hanno risposto all’appello lanciato dalla presidente dell’aula Giulio Cesare che, per il 9 marzo, aveva annunciato l’evento “ascoltare per riqualificare”.

La ripresa del dialogo

Tante sono state le realtà accorse dai quartieri della periferia romana per riprendere le fila di un discorso che “negli ultimi cinque anni si era interrotto” com'è stato più volte sottolineato durante l’appuntamento. A tenere banco, soprattutto, sono stati i rappresentanti delle associazioni consortili di recupero urbanistico (Acru), le realtà che chiedono la realizzazione delle opere di urbanizzazione nelle aree ex abusive della capitale. Scottate dalla gestione pentastellata e da una delibera che era stata contestata già dal suo annuncio, nel 2019, e nella sua successiva rivisitazione.

Il lavoro dell'amministrazione

Il lavoro da fare per sistemare le strade o per accendere i lampioni, nei quartieri ex abusivi della capitale, non è semplice. “Sono stati avvelenati e pozzi ed è ora difficilissimo uscirne fuori” ha ammesso l’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia, nel corso di un intervento in cui ha dichiarato di vedere negli uffici una sensazione “di grande paura”. Uffici che comunque devono essere anche potenziati nell’organico, per gestire la mole di richieste che arrivano dalle periferie. 

Da parte dell’amministrazione, all'appuntamento in campidoglio presente con esponenti di centrodestra e centrosinistra, è stata annunciata la volontà di riallacciare i rapporti. Di ricostruire un dialogo perché quello dei consorzi di autorecupero “è un settore che noi vogliamo rilanciare” ha ricordato la presidente dell’assemblea capitolina. Perchè l'obiettivo verso il quale tendere, ha aggiunto Celli, è quello di inaugurare “una stagione nuova, con le regole, con i confronti, con le nuove normative, con i nuovi obiettivi”.

I consorzi un settore nevralgico

In una città in cui ci sono aree, com'è stato ricordato, senza acqua potabile nè illuminazione pubblica, i consorzi agiscono un ruolo “nevralgico per le scelte del futuro” è stato sottolineato dalla presidente dell'Aula Giulio Cesare.“Parliamo di un settore che per anni ha creato una città dove una città non c'era, realizzato tante opere pubbliche e favorito la partecipazione civica dei territori dal basso e da questa connessione – ha ribadito la presidente Celli – sono partiti i progetti urbanistici della città. È un settore nevralgico per il futuro di Roma”.  

La partecipazione ed il dialogo

La parola chiave diventa quindi quella del dialogo ma anche della partecipazione, invocata anche da Fabrizio Scorzoni, ex minisindaco ed oggi presidente del Consorzio cooperative abitazione A.I.C., che ha puntato l’indice verso il tentativo, durante la precedente amministrazione, di affrontare in chiave verticistica la questione del recupero nelle periferie. “Intervenire nelle periferie per noi è una priorità per rimettere in sesto questa città” ha confermato l’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia, che non ha escluso neppure l’attivazione di un ufficio di scopo. “Ma una possibile solizione per far ripartire le opere pubbliche su aree non pubbliche – ha ribadito Veloccia – passa attraverso una nuova responsabilizzazione di tutti”. Risultato che si ottiene, è stato il sottotesto dell’incontro, anche facendo ripartire il dialogo tra l'amministrazione ed i consorzi.

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