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Campidoglio, per la giunta Marino è l'ora del rimpasto: fuori Cutini e Barca, dentro Panecaldo e Coratti

Un cambio nella squadra di governo del sindaco-chirurgo sembra essere sempre più vicino. Obiettivo: aumentare il 'Pd' in giunta e stringere i rapporti tra la maggioranza e il primo cittadino

Nei mesi scorsi se ne è parlato più volte. Puntualmente seguite da una smentita del sindaco Marino. Ma ora la possibilità di un rimpasto, visto come unica soluzione per far funzionare un matrimonio, quello tra il primo cittadino e il Partito democratico, che non è mai decollato, è sempre più vicina. Nominato il nuovo governo Renzi, sfumata l'ipotesi che il sottosegretario all'Economia ed ex alla Presidenza del Governo Letta, Giovanni Legnini approdasse in Campidoglio, l'ex senatore infatti si sarebbe convinto a cambiare alcune pedine della sua squadra di governo. Il cambio potrebbe avvenire entro un mese, prima dell'approvazione del bilancio 2014.

E proprio l'approvazione della manovra economica, su cui inevitabilmente pesano i 'diktat' del governo Renzi e del Salva-Roma, rappresenta il prossimo importante banco di prova del governo Marino. L'obiettivo è quello di aumentare la presenza del Pd in giunta in modo da stringere il rapporto con il primo partito di maggioranza e ottenere maggiore appoggio del partito in Aula Giulio Cesare. Un passaggio che segnerebbe il cambio di passo auspicato da tempo dai democrat e che otterrebbe anche l'immediata conseguenza di rendere più semplice la discussione in Consiglio della economica che si preannuncia difficile.

In quanto ai nomi c'è già qualche ipotesi. Lontano un addio da parte dell'assessore alla Mobilità Guido Improta così come la titolare del Bilancio Daniela Morgante, a lasciare libere un paio di poltrone potrebbero essere Flavia Barca (Cultura) e Rita Cutini (Politiche Sociali). Il loro posto potrebbe essere occupato da Fabrizio Panecaldo, attualmente coordinatore di maggioranza, che potrebbe andare ai Lavori pubblici, con Paolo Masini 'spostato' alla Scuola, e il presidente dell'Assemblea capitolina Mirko Coratti destinato al ruolo di vicesindaco. All'attuale braccio destro di Marino rimarrebbe la delega al Personale con il Patrimonio assegnato a un altro esponente del partito di Nichi Vendola, probabilmente Anna Maria Cesaretti. Alla Cultura, al posto di Barca, il Pd è invece alla ricerca di un nome di 'spiccata personalità'.

In questo quadro si indebolirebbe quindi quell'asse di governo Pd-Sel che caratterizza anche il governo regionale. E proprio dal capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola, ieri è arrivata una netta indicazione su un possibile rimpasto. Nega una 'trattativa' ma non allontana la necessità di un rimescolamento. “Non c'è alcuna trattativa per un cambio di posizioni tra il vicesindaco Nieri e Cesaretti, ma vista la situazione in città serve massimo rigore sull'applicazione del programma: se qualcuno non è all'altezza del compito che gli è stato assegnato, è bene che faccia un passo indietro” ha dichiarato all'agenzia Dire Peciola. “Gli errori adesso non possono essere perdonati”. Per Peciola “bisogna essere molto duri sui punti più deboli, siamo in una fase così delicata che nonostante alcuni successi, dai rifiuti ai piani di massima occupabilità, dove siamo stati molto decisi, bisogna essere al passo con le necessità della città”.

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