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Via libera all'applicazione della legge regionale sulla rigenerazione urbana

La norma osteggiata dalla precedente amministrativa - e da qualche associazione - viene recepita con 5 anni di ritardo

Meno consumo di suolo e procedure amministrative più snelle. L'amministrazione Gualtieri rivede le priorità in tema di urbanistica e con una delibera approvata in giunta giovedì 14 aprile, dà mandato al dipartimento urbanistica di applicare la legge regionale numero 7 del 2017 sulla rigenerazione, provvedendo ad attualizzare, rivedere e semplificare le norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale in vigore. 

Il comune si adegua alla legge regionale sulla rigenerazione urbana

Lo fa in totale discontinuità con quanto deciso durante la giunta Raggi, che anzi tramite l'allora assessore all'Urbanistica Luca Montuori espresse grosse perplessità sul testo regionale (condivise dall'associazione Carte in Regola), in particolare sull'articolo 6 contenuto nella legge: "Sono sempre consentiti interventi di ristrutturazione edilizia o interventi di demolizione e ricostruzione - recita il comma 1 - con incremento fino a un massimo del 20 per cento della volumetria o della superficie lorda esistente ad eccezione degli edifici produttivi per i quali l’incremento massimo consentito non può superare il 10 per cento della superficie coperta". Demolizioni e incrementi di volumetria che spaventano molti. Per l'ex amministrazione pentastellata quello approvato nell'estate di cinque anni fa non era una rivoluzione, ma una sorta di "piano casa Polverini camuffato", per farla breve. 

"Semplificazione amministrativa"

In ogni caso il centrosinistra ha deciso di allinearsi a quanto legiferato da Zingaretti nel 2017: "Con questa delibera diamo avvio a un'altra importante linea di azione dell'amministrazione Gualtieri - dichiara l'assessora all'Urbanistica Maurizio Veloccia - dopo esserci concentrati in questi primi mesi sul riavvio dei programmi urbanistici in stallo e sui Programmi urbani integrati per assicurare i fondi del Pnrr alle periferie della città, adesso partiamo con la semplificazione amministrativa e il recepimento della legge regionale sulla rigenerazione".

Tempi più certi secondo Veloccia

"Uno dei principali problemi a Roma, infatti - conclude Veloccia - riguarda la certezza dei tempi di realizzazione degli investimenti e la celerità delle procedure autorizzative. La revisione delle norme tecniche ne permetterà lo snellimento e l'armonizzazione con la legge regionale sulla rigenerazione urbana e le novità normative di carattere nazionale".

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