Rifugiati, da Tiburtina al Baobab è gara di solidarietà: romani in fila con alimenti e vestiario

Pomate e saponi anti scabbia, dentifrici, spazzolini, asciugamani. E ancora acqua, succhi di frutta, scarpe, vestiti per bambini. La lista delle necessità per i rifugiati che ancora stazionano tra la tendopoli di Tiburtina e il centro Baobab è lunga. Tam tam su Facebook e punti di raccolta sono in tutta la città. E i romani fanno la fila per dare una mano. 

C'è chi arriva in auto con teglie di pasta fredda e generi alimentari di vario tipo, chi con i mezzi pubblici, chi in taxi. Un continuo via via di residenti e semplici cittadini che portano giochi per i bambini, scarpe, pasta, biscotti. Qualcuno porta direttamente le provviste in via Cupa e a Tiburtina, altri depositano pacchi e buste in strutture adibite nelle ultime ore a depositi di cibo e vestiario. 

Dal cinema Palazzo a San Lorenzo (QUI LE INFO), al Villaggio Globale a Testaccio, al Cowo|360 di via Vacuna a Quintiliani, le associazioni si mobilitano. Tra queste Frontiere News e Ziqqurat, che hanno attivato una rete spontanea di sostegno umanitario (QUI LE INFO), "con due giorni di mobilitazione di cittadine e cittadini romani per il reperimento di beni di prima necessità". 

Intanto, sul fronte organizzativo, va potenziandosi la tendopoli a Tiburtina, dove stazionano circa 150 rifugiati, con ben 11 associazioni attive per gli aiuti umanitari. Mentre si alleggerisce, a detta dell'assessorato alle Politiche Sociale, il centro di accoglienza di via Cupa. Gruppi di rifugiati sono partiti, altri sono stati trasferiti nelle tensostrutture. 

"Quanto prima tutte le donne e i bambini di via Cupa andranno nella tenda allestita da Save the Children a Tiburtina", comunicano da viale Manzoni, dove nella giornata di oggi è atteso un incontro con una delegazione parlamentare dell'Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa). 

VIDEO--->"E'emergenza: al Baobab in 800 per 200 posti"