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Viaggio a Lesbo: il Papa porta con sé a Roma dodici rifugiati siriani

Le tre famiglie saranno ospiti della Comunità Sant'Egidio. Il Pontefice: "L'Europa mostri solidarietà e rispetto, bisogna estendere l'asilo temporaneo"

Sono arrivati all’aeroporto di Ciampino insieme a Papa Francesco nel pomeriggio di sabato i dodici rifugiati siriani che hanno seguito il Pontefice al termine della sua visita all’isola greca di Lesbo. Si tratta di tre famiglie di rifugiati dalla Siria, di cui 6 minori che saranno ospitate nella Capitale dalla Comunità di Sant’Egidio. Appena arrivato a Lesbo nella giornata di ieri il Pontefice aveva infatti espresso il desiderio di riportare in Vaticano rifugiati arrivati sull'isola greca, dove si è recato per una visita di solidarietà. 

LE PAROLE DI FRANCESCO - "Non siete soli, non perdete la speranza - ha detto Francesco nel suo discorso ai migranti che non ha risparmiato critiche ai Paesi europei -. L'Europa mostri solidarietà e rispetto, bisogna estendere l'asilo temporaneo. È necessario costruire la pace là dove la guerra ha portato distruzione e morte, e impedire che questo cancro si diffonda altrove. Per questo bisogna contrastare con fermezza la proliferazione e il traffico delle armi e le loro trame spesso occulte”. 

TELEGRAMMA A MATTARELLA - Papa Francesco aveva organizzato il viaggio "per portare conforto ai profughi", come si legge nel telegramma inviato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Nel lasciare il suolo italiano per recarmi in Grecia a portare conforto a tanti profughi - ha scritto Papa Francesco - mi è particolarmente gradito rivolgere a lei signor presidente il mio deferente saluto, che accompagno con preghiera fervida e pensiero benedicente, affinché il popolo italiano possa affrontare con lungimiranza e solidarietà le sfide dei nostri giorni”

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