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Politica Torre Maura / Via dei Codirossoni

Da Lampedusa a Torre Maura: pronta l'accoglienza per i profughi superstiti

La struttura che ospiterà il centro Sprar si trova in via dei Codirossoni e verrà affidata a una cooperativa legata all'Arciconfraternita

Hanno aspettato molto tempo ma nei prossimi giorni, i sopravvissuti della tragedia di Lampedusa potrebbero arrivare nella Capitale. La struttura dove allestire il nuovo centro Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per accoglierli è già pronta e tra domani e dopodomani aprirà i battenti. Si tratta dell'ex azienda ospedaliera in disuso in via dei Codirossoni a Torre Maura dove all'inizio di giugno il Comune di Roma avrebbe voluto portare le famiglie rom allontanate dall'ex cartiera sulla Salaria 971 sollevando accese proteste dei comitati cittadini. E infatti anche in questi giorni, tra i comitati cittadini della zona serpeggia il malcontento.

Dall'assessorato alle Politiche Sociali di Rita Cutini fanno sapere che “le strutture sono state individuate” ma non confermano quali siano. Intanto si attende il via libera del Ministero dell'Interno per il trasferimento. “Questo ritardo non è un problema di finanziamenti, stiamo aspettando che il Viminale sblocchi le procedure dal momento che c'è un procedimento giudiziario in corso” spiegano. Infatti, dopo la tragedia che ha portato alla morte di 366 vittime certe, la magistratura ha aperto un'inchiesta.

Il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, domani a Roma per un incontro a Palazzo Chigi ha sottolineato l'urgenza del trasferimento. Secondo il primo cittadino dell'isola, sono oltre cento i profughi "che hanno già una destinazione e non si capisce perché vengano trattenuti ancora sull'Isola".

Nelle prossime ore però il centro dovrebbe aprire. La gestione è stata affidata a una cooperativa che fa capo all'Arciconfraternita del S.S. Sacramento e di San Trifone, un vero e proprio 'colosso' del sociale nella Capitale che già gestisce diversi centri di prima e seconda accoglienza a Roma nonché strutture per l'emergenza abitativa, i cosiddetti residence che la stessa giunta Marino vorrebbe chiudere. Nella struttura dovrebbero arrivare un centinaio di persone delle 155 che il sindaco ha sostenuto di essere pronto ad accogliere.

Lo stesso sindaco Marino, a margine della messa di Ognissanti celebrata da papa Francesco al cimitero del Verano l'ha ribadito: “Roma è pronta ad accogliere i sopravvissuti della tragedia di Lampedusa. Spero che nelle prossime ore si possa completare il percorso legale”. Poi ha aggiunto come “i sopravvissuti in questo momento sono ospitati in un luogo che, ho avuto modo di parlare con il sindaco di Lampedusa Nicolini, è adatto ad accogliere 200-300 persone e adesso sono stipati in più di 700. Roma è pronta ad accogliere i 155 sopravvissuti nella tragedia di Lampedusa e spero che si trasformino in realtà le parole e l’auspicio del Papa, che tutto il percorso legale si possa davvero completare nelle prossime ore in modo che Roma, che è pronta, possa accogliere queste persone”.

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