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Più poteri per Roma, a settembre un'accelerata sull'iter. Raggi: “È grande opportunità”

La commissione Affari costituzionali torna al lavoro sulla duplice proposte che darà più poteri al Campidoglio

Far ripartire l’iter legislativo per conferire più poteri a Roma Capitale. A questo obiettivo sarà dedicata la ripresa dei lavori della commissione parlamentare sugli Affari Costituzionali.

Le leggi in commissione 

Il percorso che mira a mettere Roma, sul piano dell’accesso alle risorse, al pari delle altre capitali europee, è partito lo scorso 11 marzo. Il parlamento nei mesi scorsi ha  infatti iniziato a lavorare su un doppio  binario. Una riforma costituzionale ed una legge ordinaria sui poteri da assegnare al Campidoglio. Il primo presentato da Forza Italia, il secondo dal M5s in collaborazione con Magi e Fassina. Nel complesso, però, i vari gruppi parlamentari sembrano convergere sulla necessità di dotare Roma di maggiori poteri.

Uno sprint per rafforzare Roma

La ripresa dell’attività della commissione Affari Costituzionali, prevista per l’8 settembre, sarà finalizzata ad imprimere un’accelerazione all’iter legislativo ed anche ad un’armonizzazione dei due testi presentati.  La notizia è stata salutata con soddisfazione dal Campidoglio. “Oggi il presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati ha annunciato uno sprint sui lavori per dotare Roma di poteri speciali - ha commentato Virginia Raggi - È  un’ottima notizia per la nostra città e l’Italia.  Da anni mi batto affinché la Capitale degli italiani abbia strumenti e poteri adatti al suo ruolo. Per governare una città così vasta e complessa sono infatti necessari strumenti più efficaci”.

Poteri adeguati ad una Capitale

La necessità di dotare Roma di strumenti e poteri adeguati, era già stata affrontata anche dalla Sindaca durante l'audizione in Parlamento dello sorso 20 maggio.  In quell’occasione la titolare della fascia tricolore in Campidoglio aveva evidenziato la necessità di colmare il gap con le altre capitali europee. Lo ha ribadito oggi, commentando la ripresa dei lavori, annunciata dal pentastellato Giuseppe Brescia, il presidente della commissione Affari Costituzionali. “Abbiamo di fronte tante sfide e dobbiamo semplificare le procedure per dare risposte veloci ai cittadini. Roma deve disporre di risorse e poteri adeguati, come avviene per le altre grandi capitali europee come Londra, Parigi e Berlino”.

Strumenti in linea con sfide che attendono Roma

Già in durante l'audizione in Parlamento, Raggi aveva spiegato che “A Roma serve una spinta verso la semplificazione di procedure, norme, competenze e funzioni – aveva ricordato Raggi nel corso della sua audizione -  Serve poter accedere direttamente ai fondi nazionali perché non possiamo attendere la gestione di queste risorse mediate da un altro ente. Non mi sto inventando nulla, è quello che fanno le altre capitali”. Un obiettivo che è condiviso anche dalla Regione Lazio visto che, in maniera trasversale, a marzo ha votato un provvedimento che mira proprio a fornire alla Capitale più poteri. Un obiettivo in linea anche con le prossime sfide che attendono la città, dalla candidatura a Roma Expo 2030 al Giubileo del 2025.

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