Riforma Lavoro, Arenare: "Il Governo dovrebbe vergognarsi"
Reazione del Dirigente Sindacale del SICEL, Valerio Arenare, dopo l'approvazione del DDL Lavoro
La Camera ha definitivamente approvato la riforma del mercato del lavoro, che passa con 393 voti favorevoli, 74 contrari e 46 astenuti. Polemica sulla frase della titolare del Welfare in un'intervista al Wsj: il lavoro non è un diritto. Poi precisa: "Il lavoro è un diritto, non il posto". Monti: passo importante, apprezzo sforzo Parlamento. E sottolinea: certamente riconfermo la fiducia a Fornero. Protesta dei sindacati. Per Arenare Valerio del Sindacato Italiano (SICEL):" Il Governo dovrebbe vergognarsi, con questa riforma ha di fatto distrutto l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, una riforma in corso d'opera che invece di migliorare è peggiorata! Per migliorare la situazione del nostro paese, non si sarebbe dovuto iniziare da una riforma del lavoro, ma da un piano nazionale di rilancio e di sviluppo specie per il sud. Accompagnato da una seria riforma fiscale che sarebbe servita per dare respiro a pensionati e lavoratori, in modo da dare loro la possibilità rimettere in moto i consumi che avrebbero riavvito la produzione e quindi, di conseguenza, l'occupazione. Da sottolineare la clamorosa dichiarazione della Fornero che dichiara che il lavoro non è un diritto, dimostrando che quando è stata eletta ministro ha giurato sulla costituzione, ma non si è presa la briga di leggerene almeno l'articolo 1. Ormai siamo alla frutta, qui si gioca realmente sulla vita delle persone. Il Governo come crede di rilanciare il paese? distruggendo i diritti dei lavoratori e prostandosi ai voleri della UE? Come è possibile rilanciare l'economia se si facilizza il licenziamento e si promuove la precarietà? Noi del SICEL siamo delusi profondamento dall'atteggiamento del Govewrno, ma di tutta la classe politica in generale, si è pensato a tutto tranne che alle vere esigenze e alla sopravvivenza degli italiani. L'italia ha bisogno di leggi serie che rilancino lo sviluppo e l'occupazione, non l'annientino. I politici Italiani dei due poli e loro alleati attuali e passati, dovrebbero avere il coraggio di abbandonare le comode poltrone e dimettersi in massa per fermare lo scempio che sta effettuando questo Governo in materia di politiche del lavoro e di riforme fiscali, dubito che lo faranno perchè quelle poltrone sono troppo comode divendo così di fatto complici di Monti, Fornero e soci. Noi del SICEL abbiamo avuto il coraggio di dire che non siamo d'accordo sul tavolo delle trattative e continueremo a farlo nelle piazze italiane. Io come Segretario Nazionale del SICEL Case italia e del SICEL SINLAI a breve invierò una nota ai miei delegati per chiedere loro il massimo sacrificio e la massima presenza in piazza per dire che non accettiamo lo sciaccallaggio ai danni dei lavoratori Italiani e che non accettiamo più la prepotenza di questo Governo e di questa classe politica inadeguta e incompetente!"