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Riforma di Roma Capitale, Gualtieri: "Bene il Parlamento. Sorprende l'entusiasmo di Virginia Raggi"

Il programma del candidato di centrosinistra per l'autonomia della capitale e il plauso al consenso raggiunto in commissione Affari Costituzionali: "La sindaca? Ha disertato l'ultimo consiglio comunale sull'argomento".

L'ampio consenso raggiunto in Parlamento sulle ipotesi di riforma costituzionale per attribuire più poteri a Roma Capitale trovano il sostegno del candidato di centrosinistra Roberto Gualtieri. Il deputato dem ed ex assessore delle giunte Veltroni, Roberto Morassut, che da anni è particolarmente impegnato sul tema dell'ordinamento di Roma Capitale, auspica che "entro il 20 settembre, data simbolo di Roma Capitale, sia possibile produrre un risultato concreto". Probabilmente i tempi saranno più lunghi, ma i risultati dei lavori parlamentari sembrano incoraggianti. Su Roma Today abbiamo dato ampio risalto ai contenuti della riforma in corso di elaborazione; Virginia Raggi, sindaca di Roma, ha affermato: "È  un’ottima notizia per la nostra città e l’Italia.  Da anni mi batto affinché la Capitale degli italiani abbia strumenti e poteri adatti al suo ruolo. Per governare una città così vasta e complessa sono infatti necessari strumenti più efficaci". 

Non ne è convinto il candidato di centrosinistra Roberto Gualtieri: "Sorprende molto la reazione entusiasta della sindaca Raggi che sull'argomento ha persino umiliato il Consiglio comunale disertando l'ultima seduta incentrata proprio su questo tema. La stessa Sindaca che negli anni scorsi ha rifiutato i poteri che a legge vigente la Regione avrebbe potuto trasferire". Secondo l'ex MEF "La riforma delle prerogative e dei poteri di Roma Capitale è un tema fondamentale per garantire opportunità di crescita ad una metropoli mondiale con enormi complessità e oneri. Questa città ha aspettato davvero per troppo tempo quello che le spetta e che caratterizza le grandi capitali europee in termini di autorità, poteri speciali e capacità legislativa. Nel nostro programma abbiamo posto questo tema come una priorità e come Sindaco mi impegnerò perché quella che si avvia dopo le elezioni sia una consiliatura costituente che porti ad un nuovo ordinamento della #Capitale, tenendo conto dell'articolazione territoriale municipale della città". 

Le proposte della coalizione progressista sul tema della governance comprendono la necessità di "riordinare e ampiamente modificare la ripartizione delle competenze tra i vari livelli (Roma Capitale, Città metropolitana, Regione, Stato), agendo anche attraverso la richiesta di modifiche legislative di cui il Sindaco di Roma si farà sostenitore al fine di rafforzare la governance di Roma Capitale, con una riforma che le riconosca una specialità di prerogative, anche di carattere legislativo. (...) Sarà necessario, inoltre, adeguare le competenze dei Municipi, senza la necessità di modifiche normative statali, ma operando sul potere regolamentare proprio del Comune. Va, dunque, potenziata l’autonomia delle singole municipalità sia sotto il profilo della spesa che dal punto di vista del controllo delle opere pubbliche interne ad esse. Si deve accordare maggiore fiducia agli organismi eletti nelle singole municipalità, potenziando allo stesso tempo anche il coordinamento tra di esse". 

L'idea del candidato PD è dunque quella di non aspettare l'azione del Parlamento, perché molto si può fare con normativa ordinaria: "Alla luce di quanto sopra, occorre legare autonomia e responsabilità, assegnando ai Municipi la competenza tendenzialmente esclusiva per i servizi di rilevanza locale individuati nello Statuto di Roma Capitale e prestati sul singolo territorio. Spetterà, dunque, ai Municipi la gestione dei servizi di prossimità, a partire da quelli educativi, culturali, sociali, sportivi e ricreativi, la manutenzione delle aree verdi pubbliche al di sotto dei 20.000 mq a eccezione di quelle storiche,la pulizia delle strade, gli sportelli per cittadini e commercianti. L’espansione dei compiti dei Municipi porterà ad assegnare ad essi un ruolo più incisivo nell’approvazione del bilancio, nella definizione e nel controllo dei contratti di servizio con le società partecipate (in particolare per mobilità e rifiuti)". 

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