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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Malagrotta

Rifiuti, l'Ue scrive a Zingaretti: "Preoccupanti i ritardi del Lazio"

A scrivere è la Presidente della Commissione petizioni del Parlamento europeo, Cecilia Wikström: "Perplessità anche per il recupero ambientale di Malagrotta e di Monti dell'Ortaccio"

Chiarimenti sui ritardi del piano rifiuti nel Lazio, comprese le percentuali di raccolta differenziata. Ma non solo. La mancata bonifica per la discarica di Cupinoro e il recupero ambientale di Malagrotta e di Monti dell'Ortaccio. Sono le questioni sollevate dalla Presidente della Commissione petizioni del Parlamento europeo, Cecilia Wikström, espresse in una lettera indirizzata al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti datata il 17 febbrario 2015. Per oggetto: oltre dieci petizioni che hanno come contenuto il sistema dei rifiuti della regione, “in particolare nell'area di Roma” che sono state discusse durante la riunione del 27 gennaio 2015. A diffondere i contenuti della lettera il coordinatore regionale NCD Roberta Angelilli, prima firmataria della petizione sull’emergenza rifiuti nel Lazio.

“E' stato evidenziato il ritardo della regione Lazio nella gestione dei rifiuti, in particolare per quanto riguarda la debole percentuale di raccolta differenziata e il sistema del ciclo dei rifiuti, basato sullo smaltimento in discarica” contrariamente a quanto impongono le direttive europee (la n. 98/2008) che invece pongono il ricorso alla discarica come ultima istanza. Wikström ricorda la “sentenza del 2 dicembre 2014 della Corte di giustizia europea, che ha condannato l'Italia a sanzioni pecuniarie per non aver dato esecuzione alla precedente decisione della Corte del 2007, che aveva constatato l'inadempimento alle direttice europee sui rifiuti”.

Tra le petizioni in discussione non solo quelle che riguardano il ciclo dei rifiuti. Ma anche i siti di smaltimento. “Perplessità sono emerse per quanto riguarda il recupero ambientale delle aree di Malagrotta e di Monti dell'Ortaccio” si legge nella lettera. Tema caldo, soprattutto per lo storico invaso romano, chiuso oltre un anno fa, in merito al quale è recente una lettera della Regione Lazio in cui si imputano al Colari ritardi nella copertura.

Occhi puntati anche a nord di Roma, verso Bracciano. “Il dibattito ha evidenziato la grave situazione del sito di Cupinoro, nel quale non sarebbe in corso nessuna opera di bonifica ed ordinaria manutenzione con elevato rischio di inquinamento ambientale”.

“Nella lettera si evidenzia l'insufficiente percentuale della raccolta differenziata, con evidenti ripercussioni sull'intero ciclo dei rifiuti. Inoltre, si chiedono informazioni chiare in merito agli interventi di bonifica dei siti di Cupinoro e Malagrotta che, in assenza di un piano di risanamento adeguato ed efficace, possono rappresentare un rischio per i territori e i cittadini sia in termini di inquinamento che in termini di effetti nocivi sulla salute pubblica” commenta Angelilli.

Attacca anche Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio: “I contenuti della lettera rappresentano l’ennesima certificazione del fallimento della politica dei rifiuti del Lazio. In questi due anni abbiamo assistito agli annunci trionfali della Giunta in occasione della chiusura di una discarica, obbligata dall’Europa, a consigli straordinari sui rifiuti e a proclami ma in verità non è stato fatto nulla” scrive il consigliere. “Non c’è una strategia diversa da quella del cassonetto, non ci sono ipotesi differenti dai cancrovalorizzatori e del biogas e differenziazione, riuso e riciclo continuano a rimanere elementi buoni solo per gli slogan”.

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