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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Rifiuti, Roma sempre più sommersa: impianti pieni e strade sempre più sporche

Da Tor Bella Monaca a Spinaceto, le strade della Capitale fanno sempre più fatica a smaltire la propria immondizia. Gli impianti sono stracolmi. Usb: "Troppo poca differenziata"

Strade sporche e cassonetti pieni. Se ancora non si parla di una vera e propria emergenza rifiuti, le vie della Capitale raccontano di una città che fa fatica a smaltire la propria immondizia. La situazione più drammatica è arrivata pochi giorni fa da Tor Bella Monaca dove i cosiddetti 'pendolari dei rifiuti' hanno reso insufficiente il lavoro dell'Ama e fatto scoppiare il malcontento. Ma anche in altre zone della città la fotografia non migliora: da Spinaceto a Morena passando per Garbatella e altre zone più centrali la situazione è simile. 

GLI IMPIANTI - Anche gli impianti di trattamento, come i Tmb di Rocca Cencia e quello di via Salaria, sono strapieni. I camion restano a lungo in fila prima di svuotare i cassoni e anche all'interno l'immondizia si accumula. Per esempio l'impianto di Rocca Cencia è in grado di lavorare tra le 700 e le 800 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno. Ma non basta e dove vengono lasciati i rifiuti prima di essere trattati si accumulano anche quantitativi che possono essere smaltiti in tre o quattro giorni. Così i giri della raccolta rallentano perché i camion non sanno dove portare i rifiuti e le strade restano sporche. Un sistema delicato dove basta un piccolo guasto (la manutenzione per impianti pieni è più difficile) per mandare tutto in tilt. 

LA DIFFERENZIATA - Ma come si è arrivati, di nuovo, a questa situazione? Secondo l'Unione sindacale di base, che per venerdì pomeriggio ha organizzato un incontro a Centocelle sul tema (Piazza dei Mirti ore 17), il problema risiederebbe nel fatto che la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti è ancora troppo alta. "La percentuale di differenziata non è realmente arrivata al 40% come annunciato" denuncia Giovanni Belluomo, rsu Usb. "Senza considerare che la raccolta differenziata stradale risulta spesso inquinata e sporca e quindi indifferenziabile. Per questo una delle soluzioni che proponiamo è quella di incrementare il più possibile la raccolta differenziata porta a porta. Per farlo naturalmente serve personale. Basta pensare che con i cassonetti in strada un operatore può raccogliere 90 tonnellate in un turno mentre con il porta a porta tre operatori 30 quintali" continua. "Però ne va della qualità della differenziata prodotta". Poi denuncia: "Va assunto personale: ad oggi molti dei dipendenti che si occupavano dello spazzamento è stato spostato sul porta a porta". E per le strade di Roma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. 

SCIOPERI - Ad appesantire una situazione già delicata una serie di scioperi, indetti a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil per il rinnovo del contratto nazionale ai quali hanno aderito anche i dipendenti dell'Ama. Così come per la prima giornata di protesta, anche in seguito all'ultimo stop del 15 giugno la raccolta dei rifiuti sospesa per un'intera giornata ha causato rallentamenti che sono pesati sul servizio anche per i giorni seguenti tanto che Ama è arrivata a chiedere ai cittadini di collaborare non abbandonando i rifiuti a fianco dei cassonetti e l'ormai ex commissario Tronca a caldeggiare una task force dell'Ama per recuperare in fretta la situazione. La prossima protesta potrebbe avere effetti ancora più pesanti. Dopo due giornate di mobilitazione, una a fine maggio e l'altra a metà giugno, i dipendenti del settore igiene ambientale hanno deciso di alzare il tiro: il prossimo sciopero sarà di due giorni ed è in programma per l'11 e il 12 luglio. 

LETTERA A RAGGI - Proprio ieri Fp Cgil, Fiadel, Fit Cisl e Uilt hanno scritto al sindaco di Roma Virginia Raggi chiedendo un incontro "in tempi strettissimi" per capire come si porrà la nuova amministrazione in merito al tema del contratto nazionale del comparto Igiene Ambientale. Un incontro "utile all'apertura di una discussione inerente ai temi del confronto con Utilitalia, in ordine alla vertenza sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del comparto, oramai scaduto da oltre 30 mesi".

L'AMMINISTRAZIONE - Fino a che non si insedierà la nuova giunta, sarà difficile capire le prossime mosse dell'amministrazione a Cinque Stelle. La sindaca Virginia Raggi ha chiesto un report dettagliato settimanale dello stato dell'arte delle cose. Il presidente Daniele Fortini, una decina di giorni fa, ha rimesso il suo mandato che però Raggi ha confermato. Più che per atto di fiducia per una sorta di resa dei conti: "Prima di dimettersi è suo dovere, dopo aver ricoperto i vertici di Ama, comunicare al sindaco e ai romani il lavoro svolto, nonché lo stato di salute dell'azienda. I dirigenti devono cominciare ad assumersi le loro responsabilità" aveva spiegato Raggi. Non è ancora entrata in carica nemmeno la nuova assessore, Paola Muraro. La giunta dovrebbe arrivare il 7 luglio. Condizionale d'obbligo viste le parole di ieri di De Vito: "Probabilmente verrà presentata quel girno, ma non è certo". 

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