Emergenza rifiuti: Pepe, FareAmbiente: "Senza piano nazionale si rischia disastro alla napoletana"
"Chiediamo fortemente una campagna informativa seria e imparziale"
Roma. "Dopo Napoli l'Urbe?" Lo chiede polemicamente Vincenzo Pepe presidente nazionale di FareAmbiente - Movimento ecologista europeo alle autorità competenti. "La mancanza di un piano nazionale ragionevole, realizzabile e sostenibile per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti - continua Pepe - lascia di fatto carta bianca ad amministrazioni locali che spesso, per motivi ideologici o perché condizionate da interessi locali, propongono piani di smaltimento inadeguati e talvolta stravaganti". "Opporsi agli impianti di smaltimento infatti - continua - vuol di fatto dire disincentivare la raccolta differenziata e favorire l'uso delle discariche che a mio avviso sono la soluzione peggiore dal punto di vista ambientale". "Che il sistema 'Rifiuto Zero' vagheggiato da 'improvvisi e spontanei' comitati di cittadini spaventati da provvidenziali campagne mediatiche, non funzioni, credo sia sotto gli occhi di tutti". "Napoli invia rifiuti in Olanda, Roma in Austria; credo siamo l'unico Paese al mondo a non saper gestire la propria spazzatura tanto da essere costretti a inviarla all'estero con aggravio della spesa pubbliche e con enorme spreco energetico". "Come FareAmbiente - conclude Pepe - chiediamo fortemente una campagna informativa seria e imparziale che spieghi ai cittadini che gli impianti di smaltimento non sono inceneritori ma comuni centrali termoelettriche che utilizzano i rifiuti, opportunamente differenziati, come combustibile per produrre energia o addirittura - vedi Brescia - anche come teleriscaldamento e che al contempo sia varato un piano nazionale che risolva una volta per tutte questo annoso problema che ci ridicolizza agli occhi del mondo".