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Piano rifiuti e discarica: continua lo scontro politico sulla monnezza

Polverini interviene sul piano rifiuti del Lazio spiegando di avere anche un "piano b", Alemanno rimane in bilico tra la richiesta della deroga e il post Malagrotta. Continua il rebus sui rifiuti

p1010060Rifiuti, discariche e termovalorizzatori: in questo triangolo si è giocato il “batti e ribatti” intorno al piano rifiuti del Lazio, alla deroga per Alemanno e a tutti quegli aspetti, come la differenziata che non decolla o i nuovi 28 mila cassonetti, connessi al problema dei rifiuti nella capitale.

Renata Polverini dichiara: "Noi abbiamo illustrato il nostro piano rifiuti che prevede a norma di legge di arrivare entro il 2011 al 60% di raccolta differenziata. Siccome siamo realisti, abbiamo anche previsto l'opzione 'b' nel caso in cui non fosse centrato: in quel caso prenderemo provvedimenti, e decideremo quando sarà il momento opportuno." Parole che arrivano a margine della visita al centro Elis di Casal Bruciato, a chi le chiedeva un commento sulla richiesta del sindaco di Roma Gianni Alemanno di una deroga per la realizzazione di un nuovo termovalorizzatore, essendo gli obiettivi della differenziata di difficile raggiungimento nei tempi previsti.

A chi le faceva notare come, rispetto ai tempi di verifica del piano (prevista tra il 2011 e il 2012) sembrasse arrivare dal sindaco la richiesta di una accelerazione, Polverini ha risposto: "Il piano prevede una tempistica, sarà nostra cura fare in modo che in nessun caso si vada in emergenza, sia per quanto riguarda Malagrotta sia per i termovalorizzatori. La tempistica risponde alle esigenze legislative - ha concluso Polverini - e poi sulla base delle condizioni reali prenderemo le decisioni man mano che il tempo passa".

Diversa l'opinione del capogruppo Pd del Lazio Esterino Montino: “Nel Lazio il problema non è il Piano Rifiuti ma Alemanno. Qualunque sia la firma, prima Marrazzo e oggi Polverini, non va bene. Per Alemanno ci vuole una deroga, uno statuto speciale, un piano ad hoc."

"E' la conferma - aggiunge - della sua incapacità a governare con gli strumenti ordinari. Invece di chiedere un nuovo termovalorizzatore dovrebbe iniziare a lavorare perché a Roma decolli la differenziata. Ha presentato ai cittadini 28 mila nuovi cassonetti da distribuire nelle strade. Peccato che più della metà - ricorda Montino - serviranno per i rifiuti indifferenziati. Il piano Polverini ha molti limiti perché spiana la strada al sindaco aprendo la possibilità di scaricare i rifiuti di Roma per esempio all'Inviolata di Guidonia, ma ora Alemanno chiede un nuovo impianto. Non fa l'unica cosa che avrebbe dovuto fare da tre anni: indicare dove fare la nuova discarica". "Alemanno alimenta un clima di scontro che non aiuterà a trovare soluzioni condivise. Perché la deroga dovrebbe valere solo per lui? Perché i Comuni della provincia - conclude Montino - dovrebbero essere solidali con un sindaco che ritiene di essere speciale e che invece è solo arrogante?".

Alemanno risponde a Montino: “In due anni e mezzo abbiamo fatto di più che in quindici anni di sinistra". Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno replicando al capogruppo del Pd al Consiglio regionale del Lazio, Esterino Montino per il quale "nel Lazio il problema non è il Piano Rifiuti ma Alemanno". "Dopo 15 anni di governo ininterrotto della sinistra - spiega Alemanno - abbiamo ereditato la raccolta differenziata al 17% e l'abbiamo portata al 22%, abbiamo ereditato la più grande discarica d'Europa senza nessuna indicazione su un sito alternativo per lo smaltimento dei rifiuti. Non vedo con quale faccia Montino attribuisca a noi la responsabilità di dover chiedere la costruzione di un quinto termovalorizzatore a Roma".
Per Alemanno "con questi atteggiamenti demagogici e demenziali si rischia di portare la nostra città o a vivere in eterno con il conferimento in discarica oppure ad andare verso il triste calvario cui la stessa sinistra ha già portato la Campania per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti. Ci vuole serietà, realismo e concretezza per affrontare i problemi di Roma e Montino sarà ricordato - conclude Alemanno - come il vicepresidente di una Giunta Regionale che sui rifiuti ha solo fatto pessima demagogia e anche per questo è stata condannata dagli elettori".

Quindi Alemanno, torna a parlare di Malagrotta e dell'alternativa: "Innanzitutto bisogna individuare una alternativa a Malagrotta, perché entro fine anno dobbiamo dare risposte precise. E poi sul quinto termovalorizzatore non è una questione di opinioni, ma di cifre". Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, risponde a chi gli fa notare che questa mattina la presidente della regione Lazio, Renata Polverini, ha detto che una deroga al piano rifiuti che preveda il quinto termovalorizzatore auspicato da Alemanno sarà valutata solo dopo una prima fase, "quando sarà il momento opportuno". Alemanno si mostra però ancora convinto della assoluta necessità di un impianto: "Le cifre parlano chiaro. Se non vogliamo continuare per molti anni a conferire in discarica, dobbiamo dotare Roma e il territorio di un quinto termovalorizzatore. Questo - ribadisce - è descritto chiaramente dai numeri".

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