Rifiuti a Roma, i sindacati della polizia locale: “Teneteci fuori da beghe politiche”
Dopo un weekend di botta e risposta i toni di replica alle dichiarazioni dell’assessora Katia Ziantoni non si fanno attendere. “Siamo increduli”, dice la UIL; “l’assessora scarica le responsabilità”, dice la CGIL.
I rifiuti di Roma sono fuori controllo, ma è strumentale e pessimo addossare la responsabilità ai Vigili Urbani; il corpo della Polizia Amministrativa va tenuto fuori dall’agone della politica. Questa, in sintesi, la posizione espressa dai sindacati della polizia amministrativa di Roma Capitale dopo il botta e risposta, durato un weekend, protagonista l’assessora ai Rifiuti di Roma Capitale Katia Ziantoni. Lo scorso 10 luglio la titolare della delega nella giunta di Virginia Raggi ha preso carta e penna per scrivere al comandante generale della polizia di Roma Capitale: “Corre l'obbligo di ricordare che gli accertamenti ambientali rientrano tra le attività in capo ai gruppi di polizia locale”, ha scritto Ziantoni, “e che la mancata programmazione in questo particolare settore comporta conseguenze non solo dal punto di vista ambientale, ma economico oltre che sociale”.
La bagarre
Immediata la replica delle sigle sindacali: “Si vuole coprire lo scempio dei rifiuti lasciati a terra con un verbale della polizia locale. Tutto questo è l'ennesima conferma che sui rifiuti quest'amministrazione punta solo a cercare e indicare colpevoli, invece di trovare soluzioni”, ha detto a Roma Today Giancarlo Cosentino, leader della CISL per il pubblico impiego romano. Franco Cirulli per la UIL ha segnalato: “Abbiamo in tutto il corpo 40 fototrappole. Si vogliono più sanzioni? L'assessora Ziantoni investa più soldi per le fototrappole. Non è immaginabile che i vigili che in questa città si occupano praticamente di tutto, debbano presidiare anche i singoli cassonetti". Al termine del weekend la contro replica dell’esponente della giunta, che non molla ma anzi rilancia: “Al di là dell'emergenza rifiuti e delle responsabilità che per noi sono chiare, il rispetto dei regolamenti deve essere il faro, altrimenti cosa li approviamo a fare? Ci sono mie lettere precedenti a questo periodo che lamentavano gli stessi problemi e nella lettera faccio riferimento a queste pregresse corrispondenze; questo lo sottolineo perché è il tema è vecchio. Il problema c'è da sempre ed i vigili non vogliono assumersi le proprie responsabilità, forse perché non ritengono questo servizio far parte delle proprie competenze”, ha detto a Roma Today Ziantoni.
La Uil
Arriva il lunedì e si aggiungono le reazioni: “Abbiamo letto, increduli, dichiarazioni dell'Assessora all'Ambiente di Roma Capitale Ziantoni in cui si adombra una correlazione tra il numero di controlli della Polizia Locale a carico dei cittadini e la situazione dei rifiuti che, purtroppo, è sotto gli occhi, attoniti, dei cittadini stessi”, scrive in una nota Francesco Croce della UIL: “Dichiarazioni che, forse, avrebbero potuto avere un senso in un contesto di ordinaria gestione. Ma, come ormai sanno tutti e non solo a Roma, il fenomeno è completamente fuori controllo per cause strutturali e logistiche peraltro ampiamente previste, diversi anni fa, da qualcuno - Avv. Cerroni - che ha molta competenza nel campo. Nello specifico, non risulta che all'aumento numerico delle cosiddette fototrappole abbiano posto ostativa alcuna i due ultimi Comandanti succedutisi alla guida del Corpo, con cui la stessa Assessora avrebbe dovuto stabilire corrette e proficue relazioni istituzionali. Che, parimenti, non risultano esserci state. La UIL FPL, constatati i contenuti e il tenore delle affermazioni pervenute dalla rappresentante politica capitolina, sente il dovere di dire che se questo è il modo di fronteggiare le difficoltà in un settore così delicato come quello del decoro ambientale, in questo caso è più che giustificata la preoccupazione - o la certezza - di non sentirsi in buone mani", conclude Croce. "Peccato, perché con altri Assessori di questa Amministrazione - come l'Avv. De Santis - i rapporti sono ottimi e, soprattutto, leali”.
La Cgil
Incalza anche la CGIL: “Le dichiarazioni dell'Assessora sono surreali e fuorvianti. È sconcertante che mentre Roma sta diventando di fatto una discarica a cielo aperto, l'Assessora scarichi una parte delle responsabilità su lavoratrici e lavoratori della Polizia Locale di Roma e dell'Ama e sui comportamenti dei cittadini, rei quest'ultimi forse di non tenersi i rifiuti dentro casa. E’ grave che l'Assessore preposto affermi che la Polizia Locale non voglia assumersi le responsabilità di fare rispettare i regolamenti. Il problema è di altra natura. Di fronte ad una situazione igienico sanitaria così drammatica chiedere di aumentare controlli e sanzioni non solo richiederebbe di fissare delle priorità nell'impiego del personale vista la carenza attuale sulla dotazione organica del Corpo, ma soprattutto, quando si richiede agli organi preposti di applicare rigidamente le norme e il rispetto delle stesse, ci dovrebbero essere le condizioni affinché i cittadini siano messi in grado di rispettarle, offrendo soluzioni vere al problema. Soluzioni che non possono avere come equazione più controlli più sanzioni, aumentando quel clima di esasperazione tra la cittadinanza che si scarica negativamente proprio su chi opera in prima linea. Prendiamo atto come l'Assessora sia incline a mettere in discussione, lei si strumentalmente, la qualità del lavoro svolto dai dipendenti scaricando responsabilità a destra e a manca forse nel goffo tentativo di coprire le vere responsabilità che non possono non essere che di ordine politico. Una cosa chiediamo con forza all'Assessora e alla Politica tutta: tenete lontano il Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale dall'agone politico”.