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La corsa di Ama per ripulire Roma, ma rifiuti ancora in strada dopo il rogo a Malagrotta

A quasi dieci giorni dall'incendio la città è ancora in sofferenza. Diversi i quartieri che convivono con l'immondizia sui marciapiedi

Entro domenica, come promesso dal Campidoglio, la città dovrebbe tornare pulita. A garantirlo cinque giorni fa l'assessora Sabrina Alfonsi, facendo il punto sul caos innescato dall'incendio al tmb di Malagrotta. Circa 2mila tonnellate di immondizia che si è accumulata in strada in 48 ore, perché priva di sbocchi negli impianti, con i due tmb chiave da 900 e 600 tonnellate al giorno fuori uso. Dal rogo sono passati nove giorni ma Roma fa ancora i conti con tante strade invase da immondizia. Entro 48 ore Ama dovrà assicurare il ripristino del decoro in città, ma non sarà un'operazione semplice. 

In più quartieri, da nord a sud, i sacchetti di umido, carta e cartoni vari, ingombranti di ogni genere, plastiche - e miasmi annessi resi spesso insopportabili dalle temperature roventi - riempiono i marciapiedi. Da Centocelle a Garbatella a Prati, dove i rifiuti accompagnano i turisti addirittura intorno al Vaticano, tanti quadranti della città sono ancora in sofferenza. 

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Rifiuti a largo Federico Delpino (Centocelle)

Gi impianti alternativi post incendio

Nel frattempo il tmb 1, lo ricordiamo, è tornato a funzionare perché non interessato direttamente dall'incendio. E sono stati trovati nuovi sbocchi alternativi per sostituire l'altro impianto avvolto invece dalle fiamme. Il tmb della Rida Ambiente di Aprilia ha preso 750 tonnellate al giorno aggiuntive a quanto già accoglieva da Roma, per togliere più rapidamente l'immondizia dalla strada il sindaco Gualtieri, firmando un'ordinanza da commissario straordinario, ha aumentato i quantitativi conferiti nelle aree di trasferenza di Ponte Malnome e Ostia. Infine, a completare il quadro, è in via di definizione un accordo con il termovalorizzatore di Torino, dove dovrebbero finire circa 1000 tonnellate di tal quale sia da trattare che da smaltire.  

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Rifiuti nel quartiere Prati

Rifiuti fuori dal Comune, arriva l'addizionale

Un continuo gioco dell'oca quello dei rifiuti romani, costretti a viaggiare fuori città a costi esorbitanti per le casse di Ama a prescindere dall'incendio al tmb di Malagrotta. Ormai una consuetudine necessaria data l'assenza cronica di impianti che consentano di chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio. Un comportamento poco virtuoso, tenuto non solo da Roma ma anche da altri comuni del Lazio, che la Regione, con un'apposita delibera, ha pensato di scoraggiare introducendo un'addizionale del 5% sui costi di smaltimento fuori confine. Una nuova tassa che potrebbe facilmente rimbalzare sui prossimi bollettini tari dei romani, già costretti a pagare tra le tasse rifiuti più alte d'Italia per un servizio non certo di qualità. 

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