rotate-mobile
Politica

Rifiuti, Roma rischia una nuova emergenza: esposto sui disservizi Ama

L'esposto alla Procura di Roma firmato da Fabrizio Santori e Monica Picca della Lega: "Verificare se sussistano pericolo di epidemia e inquinamento ambientale"

Le ferie d’agosto hanno svuotato la città e ridotto la produzione dei rifiuti, così dopo settimane le strade di Roma sono tornate alla normalità: niente più cumuli d’immondizia intorno ai cassonetti e lungo i marciapiedi, stop alle montagne di scarti maleodoranti davanti a locali e ristoranti che per questo spesso hanno assistito al fuggi fuggi della clientela. Un assestamento lento, raggiunto anche grazie alla contestata riapertura della discarica di Albano: e lì che Roma ora porta gli scarti dei rifiuti trattati consentendo una raccolta più regolare per le sue strade.

Roma rischia l'emergenza rifiuti a settembre

Una tregua alla crisi che però potrebbe essere solo temporanea, all'orizzonte c'è la chiusura della discarica di Civitavecchia e dunque una nuova mancanza di sbocchi per l'immondizia di Roma. A lanciare l’allarme è stata la stessa Ama che in una lettera inviata alle istituzioni cittadine ha prospettato l’emergenza di settembre quando per le vie della città potrebbero restare mille tonnellate di rifiuti non raccolte. 

Rifiuti, Raggi accerchiata dalla provincia: protestano Albano e Guidonia

Così mentre Raggi è accerchiata dalla provincia con Albano a protestare per i rifiuti di Roma e Guidonia a portarsi avanti chiedendo alla Regione di ritirare le autorizzazioni per il TMB e la discarica, nella Capitale c’è chi chiede di aprire un’indagine sull’emergenza rifiuti. Un’inchiesta per determinare “se sussistano rischi sanitari configurandosi quindi la fattispecie colposa di pericolo di epidemia, inquinamento ambientale, nonché di omissione di atti d’ufficio da parte dei preposti al servizio, come pure delle autorità cui è demandata la sua vigilanza”. E’ così scritto nell’esposto depositato alla Procura da Fabrizio Santori e Monica Picca, dirigenti romani della Lega Salvini Premier che hanno lanciato anche una petizione popolare per sostenere l'esposto e chiedere la restituzione della Tari ai cittadini, visto lo scarso servizio di gestione dei rifiuti. I due dalla Lega intimano anche l’adozione di provvedimenti risolutivi e urgenti per l’emergenza rifiuti nella Capitale “valutando l’immediato esercizio del potere sostitutivo commissariando Roma e la Regione Lazio nella gestione del ciclo dei rifiuti”. 

Rifiuti, dalla Lega esposto sui disservizi Ama

"Senza una definizione della problematica la situazione di emergenza rifiuti nella Capitale deflagrerà a settembre riproponendosi ciclicamente con un gravissimo rischio per i cittadini romani oltre che per un continuo sperpero di denaro pubblico. Ogni giorno restano a terra fino a 1.500 tonnellate (un terzo del quantitativo prodotto quotidianamente), con cumuli che attendono anche una settimana prima di essere raccolti ed è grave il rischio che, con l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, i rifiuti utilizzati da soggetti positivi al COVID-19 possano trovarsi per strada e incrementare i contagi" - spiegano Santori e Picca. 

"Nel frattempo la raccolta differenziata non decolla: dal 43% del 2016 al 46% di oggi, le previsioni iniziali della giunta di Virginia Raggi parlavano del 70% nel 2021. Campidoglio e Regione Lazio quotidianamente si scontrano senza trovare soluzioni e scaricando l'uno all'altro le loro responsabilità per tali motivi - incalzano - è necessario un intervento sovraordinato di Ministero dell'Ambiente e Ministero della Salute per dire basta a questa giostra indegna che sta calpestando la dignità della Capitale d'Italia, oltre a metterla continuamente a rischio sanitario”. 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rifiuti, Roma rischia una nuova emergenza: esposto sui disservizi Ama

RomaToday è in caricamento