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I rifiuti di Roma nella discarica di Civitavecchia: c’è l’ordinanza di Raggi

Il provvedimento della Sindaca per consentire il conferimento da parte di Ama di ulteriori 1.000 tonnellate al dì nell'impianto del comune portuale: sarà così fino alla riapertura della discarica di Colleferro

I rifiuti di Roma nella discarica di Civitavecchia. La Sindaca Virginia Raggi, dopo l’annuncio arrivato nei giorni scorsi, ha firmato un’ordinanza per consentire il conferimento da parte di Ama di ulteriori 1.000 tonnellate al dì di rifiuti nell’impianto del comune portuale a nord di Roma. 

I rifiuti di Roma nella discarica di Civitavecchia

“Il provvedimento – fa sapere in una nota la Città Metropolitana - sarà valido per il tempo strettamente necessario alla riapertura della discarica di Colleferro”. Una soluzione per scacciare lo spettro dell’ennesima emergenza rifiuti tuttavia provvisoria. La discarica di Colleferro è attualmente chiusa per consentire le indagini della magistratura sulla morte di un operaio, ma comunque cesserà le proprie attività dal prossimo 6 gennaio. Tra meno di cinquanta giorni

All’orizzonte però nessun rimedio strutturale, il Comune non ha un piano. Solo un lungo elenco di mancanze e cose non fatte: dalla differenziata ferma al palo, agli impianti annunciati e ancora in alto mare. Della discarica “provvisoria” nemmeno l’ombra così come il bando di Ama per mandare i rifiuti all’estero. 

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Sull’azione di Raggi anche i dubbi dello stesso M5s in Regione. “È una scelta che reputo sbagliata nel metodo, perché l ricorso allo strumento dell'ordinanza da parte dell'ente metropolitano per risolvere i problemi del Comune di Roma denota una mancanza di rispetto per i territori che in questi anni si sono fatti carico della situazione rifiuti della Capitale, e di merito perchè trovo preoccupante che una chiusura di pochi giorni di un impianto possa causare un'emergenza tale. Spero il Comune di Roma – ha detto Devid Porrello vicepresidente del consiglio della Regione Lazio e consigliere grillino - non si faccia trovare impreparato tra un mese, perche' non e' piu' accettabile che si appoggi sempre su Civitavecchia e sul suo comprensorio per risolvere i problemi e le inefficienze”. 

"Una scelta dettata più dall'emergenza cogente, sotto la minaccia di commissariamento, che da un serio piano strutturale. Addossare il peso di questa situazione sugli impianti dei Comuni limitrofi solo perchè Comune e Regione non sanno mettersi d'accordo significa solo procrastinare prima del collasso. Roma e il Lazio rischiano di essere invasi da una mole di rifiuti mai vista finora. Tutto questo perchè nonostante le intenzioni della Regione non si sa come convertire gli impianti Tmb esistenti e non si sa più ove mettere i rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata. Discariche oggi sature - attacca Davide Bordoni, coordinatore romano di Forza Italia e capogruppo nell'Assemblea Capitolina - non rappresentano più una soluzione plausibile soprattutto senza neanche aver prospettato l'ampliamento degli invasi esistenti. I cittadini romani e laziali pretendono chiarimenti, una chiarezza che Zingaretti dovrebbe avere senza ulteriori sollecitazioni".

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