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Roma lercia, i ponti sono lontani ma le strade ancora piene di rifiuti: al lavoro task force dell'Ama 

Azienda in campo con "tutte le leve a disposizione". Mentre prosegue l'interlocuzione in regione per prorogare il contratto con gli impianti dell'Abruzzo

Più giri di raccolta, turni lavorativi raddoppiati, operatori in campo h24. E' una fatica ripulire la città dopo i ponti di 25 aprile e 1 maggio che hanno fatto registrare un'impennata di immondizia su strade e marciapiedi. Con il solito meccanismo che scatta nei giorni festivi e gli impianti di smaltimento in affanno, sono quasi due settimane che Roma fa i conti con l'ennesima emergenza rifiuti. Dal centro alla periferia. 

E se Ama parla di "inaspettata e considerevole impennata nella produzione di materiali scartati dai cittadini" e di pronto intervento con "in campo tutte le leve disponibili", a Rocca Cencia, municipio delle Torri, i cittadini hanno i vermi sui balconi. Nei paraggi del nuovo centro commerciale di Valle Aurelia, montagne di sacchetti circondano i secchioni vuoti. E ancora, restando fuori dalla Mura, c'è Tor Sapienza, Settecamini, Monteverde Nuovo, i Colli Portuensi. Non va meglio in centro, dall'Esquilino a Termini a Prati. Tra i quartieri "bene" della città è dalla Balduina che si moltiplicano le segnalazioni degli abitanti. Insomma, l'immondizia è distribuita in maniera omogenea su tutto il territorio cittadino. 

"Lunedì 30 aprile Ama ha raccolto 3.350 tonnellate di soli "rur": circa 300 tonnellate in più rispetto ad un lunedì ‘standard’; martedì il 1 maggio a Roma sono state raccolte 1.850 tonnellate: 500 tonnellate in più rispetto allo scorso anno". L'azienda dei rifiuti capitolina si difende sciorinando i numeri dei giorni festivi. E assicurando che, comunque, "Roma continua a differenziare registrando nel primo trimestre del 2018 un 44,8% di materiali riciclabili recuperati (rispetto al 44,4% dell’anno precedente)". 

Evidentemente non abbastanza, perché il problema ad oggi continua a essere il tal quale. Dalla chiusura della maxi discarica di Malagrotta, la Capitale si appoggia a impianti fuori regione per lo smaltimento dell'indifferenziata. E a giugno scade il contratto con l'impianto dell'Abruzzo, intervenuto in aiuto di Roma dopo il caos rifiuti di Natale e con lo stop al trasferimento dell'immondizia in Austria. Nella regione adriatica vengono trattati circa 40mila tonnellate totali di rifiuti romani da gennaio. E in queste ore, per scongiurare un'emergenza ben più ampia di quella in corso, prosegue la fitta interlocuzione tra Campidoglio e regione Lazio per una proroga all'accordo fino a fine anno. Ma ancora mancano conferme ufficiali. 

Potete inviare le vostre segnalazioni, indicando il quartiere e la strada fotografata, alla redazione di RomaToday al numero 345.1709348

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