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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rifiuti, il Comune non raccoglie e i negozianti beccano la multa: "Pure la beffa oltre al danno"

Esercenti infuriati per i disservizi legati alla raccolta della differenziata. Ma Coia (M5s) assicura: "Comunicheremo il quadro alla polizia locale"

Già costretti da giorni a tenersi chili e chili di plastica e cartoni nel negozio - un bel disagio - beccano pure la multa se li lasciano in strada, magari per mancanza di spazio all'interno. E' la beffa che si aggiunge al danno per i negozianti della Capitale. Dal 20 settembre e ancora per circa un mese, dovranno accontentarsi di una raccolta rifiuti quasi a zero. La ragione? Prima di fine mese il nuovo servizio per le utenze non domestiche (commercianti, scuole, uffici ecc.) con i sacchetti microchippati e il sistema di premialità per i virtuosi, non partirà. Nel frattempo Ama ha stoppato l'accordo con la cooperativa 29 giugno (QUI LE RAGIONI) che copriva la raccolta nel I, II e XV municipio. Il risultato? Un buco di oltre un mese nella porzione di città con la più alta concentrazione di ristoranti, bar, negozi (10mila in I municipio nel solo settore della somministrazione).

"Stiamo intervendo con operatori Ama che fanno straordinari e con il servizio delle altre ditte che al momento si occupano di altri municipi" ha spiegato il dott. Massimo Bagatti responsabile della Direzione operativa in Ama, convocato in commissione Commercio per rendicontare sui dettagli del nuovo bando, ma inevitabilmente incalzato anche (e soprattutto) sulla gestione di questa fase di transizione. "Già da domani verranno effettuati 120 servizi in più tramite questa operazione di mutuo soccorso". Lo sperano vivamente i commercianti, che specie nelle zone del Centro storico prese d'assalto dai turisti, Trastevere in testa, sono al collasso.

"Da quando non interviene più la 29 giugno è un'anarchia assoluta - commenta Liborio Pepi, delegato della Consulta Commercio del Centro storico - mettiamo fuori i rifiuti umidi e nessuno passa a ritirare, quindi siamo costretti a tenerli dentro". Anche perché chi li lascia fuori rischia il verbale della polizia locale, e lui stesso sventola infuriato una multa. Gli agenti sono chiamati ad accertare il rispetto dell'ordinanza varata prima dal commissario Tronca e poi confermata dalla sindaca Raggi: niente sacchetti sul marciapiede fuori dagli orari di ritiro, e mai conferimenti presso i secchioni che servono alle utenze domestiche. 

Già, ma il quadro è emergenziale. E i commercianti non ci stanno a subire anche le sanzioni oltre al disservizio. "Credo sia fondamentale che il Comune faccia una comunicazione ai vigili perché sappiano della fase di stallo in corso" ha puntualizzato Fabio Mina, vice presidente Fiepet Confesercenti Roma, rappresentante di circa l'80% degli esercizi pubblici di somministrazione e ristorazione del centro di Roma. La richiesta, almeno a parole, è stata accolta. "Faremo presente alla Polizia locale il problema - assicura il presidente di commissione Andrea Coia - in alcuni casi bisognerà verificare se la violazione è legata o meno alle difficoltà della raccolta". 
 

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