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Martedì, 3 Ottobre 2023
Politica

Porta a porta in affanno dopo le feste: "Tassa rifiuti salata e bidoncini pieni. I cittadini sono stanchi"

Criticità nella raccolta rifiuti a domicilio. La denuncia di esponenti del Partito democratico

Criticità nelle raccolta rifiuti dopo le feste di Natale. Come spesso accade e come già in passato i romani hanno sperimentato, l'accumularsi di giorni festivi sta creando qualche intoppo nel ciclo di raccolta e smaltimento. 

A denunciare le difficoltà riscontrate in più parti della città esponenti di opposizione del Partito democratico. Dalla zona della Pisana-Vignaccia in XII municipio, al quadrante est della città passando per il Centro storico, sono diverse le denunce dei cittadini raccolte. Nel mirino in particolare il "porta a porta", con i bidoncini condominiali da giorni strapieni e i cittadini che non riescono a gettare correttamente i sacchetti.

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"Dopo le feste il 'porta a porta' nei condomini mostra rifiuti accatastati" commenta la consigliera capitolina dem Valeria Baglio. "Cittadini stanchi lamentano la mancata raccolta anche nel centro storico nonostante il conto salato della Tari. La consiliatura Raggi è giunta al termine così come la pazienza dei romani". 

Già, la tassa sui rifiuti nel 2020 per i romani è cresciuta del 2,9% secondo i dati che emergono dal rapporto "Rifiuti urbani 2020" finanziato dal ministero dell'Ambiente, a cura dell'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. La Tari a Roma nell'anno appena concluso è costata 389 euro in media a famiglia. Anche nel Lazio la tassa è aumentata nell'ultima anno da 325 a 331 euro, un incremento dell'1,9%. 


 

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