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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Una discarica per Roma a Magliano Romano, scatta la protesta: "Progetto viola il Piano rifiuti regionale"

Tutti contro l'ipotesi di riclassificare la discarica di inerti nel paesino alle porte della Capitale. Il sindaco Mancini: "Si guarda solo al fabbisogno regionale". Cacciatore (Verdi): "Ho allertato anche il Prefetto"

Si trova accanto al parco di Veio, e a meno di un chilometro dalle case e dai luoghi sensibili del centro abitato, una scuola e un ospedale. Non a caso anche la Asl ha rilasciato parere negativo. Eppure la Conferenza dei servizi avviata nel 2014 va avanti e l'Area rifiuti regionale ha dato la scorsa settimana il suo ok al procedimento di Via, la Valutazione di impatto ambientale. Non c'è pace per i residenti di Magliano Romano, paese di 1500 abitanti alle porte di Roma nord. La discarica di rifiuti inerti già presente sul territorio potrebbe a breve trasformarsi in una discarica per l'indifferenziato dei comuni limitrofi, disponibile anche per i rifiuti della Capitale alle prese con l'ennesima crisi. 

Si tratta di un invaso di 890mila metri cubi di proprietà della società Idea 4, partecipata anche da Acea, oggetto di una Conferenza dei Servizi in piedi dal 2014, rimasta dormiente per anni e ora riaperta con un'accelerata che ha fatto tornare i cittadini del territorio sulle barricate. Anni di ricorsi sempre vinti al Tar, di proteste, di assemblee pubbliche per dire no all'ennesima possibile nuova Malagrotta. Decine di associazioni unite insieme al sindaco di Magliano Romano Francesco Mancini per contrastare il progetto, opponendo motivazione tecniche e normative di importanza cruciale: la discarica si trova in un'area soggetta a fattori escludenti di tutela integrale. In altre parole, si trova troppo vicino, a circa 800 metri da siti sensibili, in particolare una scuola, secondo le distanze messe nero su bianco dal Piano rifiuti regionale del 2020. 

"Il punto chiave che contestiamo - spiega il sindaco Mancini a RomaToday - è che il passaggio da discarica di inerti a discarica di rifiuti non pericolosi sta avvenendo senza considerare il secondo un impianto ex novo ma operando con una semplice riclassificazione e senza considerare i criteri di localizzazione che riguardano un impianto ex novo". Senza contare che la discarica di inerti non ha bisogno di alcune caratteristiche che sono invece richieste a una cava per l'indifferenziato. E qui si va dai criteri di impermeabilizzazione del fondo, meno rigidi per gli inerti, all'assenza di sistemi di captazione del biogas, a diversi sistemi di gestione e trattamento del percolato. 

La conferenza dei Servizi è ancora in corso e mancano i pareri di gran parte degli enti, ma quello positivo dell'Area rifiuti non va giù. "È mancata totalmente una valutazione di opportunità locale, si guarda soltanto alle necessità del fabbisogno regionale" prosegue Mancini, pronto a sottolineare le contraddizioni in questo senso del Piano rifiuti regionale. Il presidente Nicola Zingaretti ha insistito più volte sulla necessità di ogni Comune di provvedere al proprio fabbisogno. Da qui la richiesta a Roma di individuare una discarica sul proprio territorio. "Sono parole, nei fatti si pensa sempre di trovare le soluzioni per Roma fuori da Roma" prosegue il sindaco di Magliano Romano. 

Contro la discarica anche i comitati hanno ripreso proteste quotidiane sul territorio. "Se qualcuno pensa che rimarremo silenti nel caso si dovesse approvare l'ipotesi Magliano Romano sta sbagliando di grosso" tuonano dall'associazione ecologica Monti Sabatini - No discarica Magliano Romano. "Abbiamo inviato le nostre osservazioni alle integrazione formulate da Idea4 srl e, è proprio il caso di dirlo, le criticità sono addirittura aumentate rispetto a quanto evidenziato nel 2014: questi elementi sono stati messi nero su bianco. Noi non arretriamo di un centimetro!". È solo l'inizio di un lungo inverno di mobilitazioni. 

E contro la discarica tuona anche il presidente della Commissione Rifiuti Marco Cacciatore. Ex M5s ora nei Verdi, non ha dubbi sull'irregolarità del progetto: "Viola il piano rifiuti perché non rispetta i criteri di localizzazione. Ho scritto a chiunque, anche al Prefetto, per fermare questo scempio. Non è una discarica che semplicemente cambia tipologia di rifiuti continuando a lavorare con continuità, è di fatto un nuovo impianto, e non si può non considerare che non rispetta i criteri stabiliti dal Piano rifiuti". 

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