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Rifiuti, la road map per una Roma più pulita: "Riparte il ritiro degli ingombranti"

Tra gli annunci anche nuove isole ecologiche e una nuova differenziata per le utenze non domestiche. Raggi: "Attivato anche il piano foglie"

La riattivazione, da primo dicembre, della raccolta dei rifiuti ingombranti. Dieci nuove isole ecologiche in periferia. Una nuova differenziata per le utenze non domestiche che passeranno da 30 mila a 100 mila. Sono questi gli ingredienti alla base della ricetta dell'amministrazione Raggi e dei vertici Ama per una Roma più pulita. Intanto, la linea sui rifiuti è confermata seppur senza particolari 'step' temporali: avanti tutta con la differenziata che "sarebbe già dovuta essere al 60% nel 2015", riciclare il più possibile aprendo impianti di compostaggio nelle aziende agricole gestite dal Comune, nessuna discarica o inceneritore. Obiettivo: "Fare in modo che Ama in 5 anni sia in grado di chiudere da sola il ciclo dei rifiuti". Il quadro è emerso questa mattina, nella sala della Piccola Protomoteca dove la sindaca ha tenuto una conferenza stampa insieme all'assessora ai Rifiuti Paola Muraro, all'amministratore unico di Ama, Antonella Giglio, e al direttore generale 'temporaneo' Stefano Bina.

TRE NOVITA' -  Le tre novità sono state illustrate dalla sindaca. Per le utenze non domestiche "si parte da alcune aree individuate, ma da novembre 2017 si andrà a regime su tutto il territorio cittadino". Per quanto riguarda le isole ecologiche "saranno i Municipi, laddove le aree ancora non sono state individuate, a indicare in quali aree insediare le isole ecologiche". Inoltre "sarà riattivato dal primo dicembre il piano per il ritiro dei rifiuti ingombranti a domicilio. In questi mesi abbiamo riattivato le domeniche ecologiche in attesa di poter bandire la nuova gara che era andata deserta in precedenza". Infine, ha concluso la sindaca, sul fronte della pulizia stradale "è stato attivato il piano foglie e abbiamo inteso creare gruppi d'intervento al fine di combinare la pulizia di caditoie e tombini con la rimozione delle foglie".

RACCOLTA RIFIUTI INGOMBRANTI - Il funzionamento della raccolta dei rifiuti ingombrati è stato illustrato dal dg Bina. Per usufruire del servizio, ha specificato il dg, "sarà necessario comunicare il proprio codice Tari per evitare abusi da chi non è nostro utente. Il ritiro si potrà richiedere tramite il ChiamaRoma 060606 e online su www.amaroma.it. La campagna andrà avanti per tutti e due gli anni di svolgimento dell'appalto". 

LE ISOLE ECOLOGICHE - Per quanto riguarda le isole ecologiche, ha continuato Bina, "oltre alle isole stesse ci potranno essere un centro di servizio, una sede di zona e un centro di trasbordo, quindi saranno utili non solo per la differenziata ma anche per avvicinare l'attività di Ama al territorio e localizzare in maniera più efficace i poli al servizio, risparmiando costi e tempi e aumentando la qualità del servizio". Sulle 32 aree iniziali individuate dalla delibera Tronca "gia'' 10 sono in progettazione, le altre, fino a 32 e anche oltre, sono in fase di condivisione con i Municipi, con cui abbiamo trovato una grossa collaborazione". 

UTENZE NON DOMESTICHE - Capitolo utenze non domestiche: per i commercianti "non ci sarà la possibilità di scelta, ma aderire sarà vantaggioso perché ci sarà una riduzione dei costi visto che pagheranno in base al rifiuto prodotto. Vogliamo un nuovo modello di differenziata che sia coerente con la realtà cittadina e garantisca un servizio veramente efficace eliminando i fattori di inefficienza" ha detto ancora il dg di Ama. "Abbiamo già messo in atto da inizio novembre delle interviste sul territorio per capire i fabbisogni, gli elementi di forza del servizio e quali sono le debolezze e inefficienze su cui intervenire. Oltre individuare le fasce di evasione, questa attività ci consente di individuare un bacino di raccolta intorno alle 500mila tonnellate all'anno di cui 350mila, circa il 70%, che corrispondono a circa il 20% sul totale dei rifiuti di Roma, saranno oggetto di differenziata. Il servizio partirà in due Municipi sperimentali, I e XI, a febbario 2017 e nell'ultimo bimestre del 2017 verrà esteso, quindi in un anno metteremo a punto un sistema efficace. Parallelamente ci sarà un potenziamento della raccolta differenziata di tutte le utenze e i risultati saranno resi disponibili entro la fine dell'anno".

BASTA SPRECHI - Come ha spiegato Muraro, "sono più di 200mila le utenze non domestiche a Roma, di cui 150mila censite e 70mila servite. Lo dobbiamo fare per tutti ma le risorse non ci sono e lo faremo con quello che abbiamo, quindi chiediamo aiuto ai cittadini e all''Ama che però deve fare un cambio di passo, con l'amministratore unico che cercherà di trovare gli sprechi, che di sicuro ci saranno stati visti i finanziamenti a pioggia che ci sono stati, e le criticità, modificando e ottimizzando la raccolta differenziata". In questo, ha concluso l'assessore all''Ambiente, "abbiamo puntato molto sugli operatori Ama, abbiano aperto un tavolo di concertazione con loro per verificare le criticità nei Municipi che ci presenteranno i progetti, li condivideranno con noi e poi cercheremo di migliorare la situazione a partire dalle criticità più evidenti". 

OBIETTIVO RACCOLTA DIFFERENZIATA - La strada principale tracciata è quella della raccolta differenziata. Questo il quadro, in sintesi, tracciato da Muraro: la capillarità del porta a porta è stata raggiunta ma la percentuale di rifiuti differenziati si è fermata al 40 per cento mentre dovrebbe essere al 60. "Mentre alle altre amministrazioni cadevano finanziamenti a pioggia, noi ne avremo molto meno o quasi nulla. Tutta la città è ormai servita o da porta a porta o da cassonetto stradale, quindi le altre amministrazioni in qualche modo hanno raggiunto questa capillarità. Sulle percentuali del patto per Roma, però, nel 2015 la raccolta differenziata doveva essere al 60%, invece siamo al 40-41. Quel patto, sancito dal ministero con Regione, Provincia e Comune, sanciva in totale 130 milioni che noi abbiamo pagato per la differenziata ma dovevamo arrivare al 2016 con una bella parte dell'attività già fatta: non è stato così, ma i finanziamenti non ci sono più e quindi dobbiamo recuperare il non fatto da parte delle altre amministrazioni e in più lavorare sulla nostra visione, perchè il Governo punta sugli inceneritori ma noi non vogliamo nè quelli nè le discariche e puntiamo sugli impianti di selezione del multimateriale". 

NESSUNA NUOVA DISCARICA - Altro punto fermo: nessuna nuova discarica, Roma punterà sulla 'ricerca'. L'assessora Muraro ha infatti spiegato di non avere intenzione di aprire alcun invaso per lo smaltimento dei rifiuti di scarto della raccolta differenziata, le cosiddette discariche di servizio, molto diverse dalla Malagrotta che hanno conisciuto i romani, dove per anni sono stati gettati rifiuti indifferenziati. "In questi anni la ricerca ha fatto passi da gigante. Se ai rifiuti togliamo i materiali da riciclare, l'umido, i materiali pericolosi, resta una sostanza molto fine. Ci sono vari brevetti in Italia che permettono di utilizzare quella materia per fare i sottofondi stradali". Obiettivo dell'amministrazione sarà comunque quello di portare al massimo la raccolta differenziata in modo da "ridurre al minimo quello scarto". 

TMB SALARIO - Non è mancato un accenno ad uno degli impianti più contestati dalla popolazione locale: l'impianto tmb Salario. "Entro metà dicembre verrà attivato il trasporto all'estero dei rifiuti indifferenziati, che andranno prima in Austria e poi in Germania. Questo innanzitutto per scaricare l'impianto tmb Salario, che verrà riconvertito: non ci saranno più lavorazioni e verrà smantellato il biofiltro. Noi puntiamo alla selezione" ha spiegato Paola Muraro. 

STOP A ROCCA CENCIA - Non è una novità. L'amministrazione Raggi non ha mai visto di buon occhio il progetto degli ecodistretti di Marino e su Rocca Cencia, l'unico con l'iter per l'approvazione già avviato e comunque in ritardo sulla tabella di marcia, ha confermato la volontà di fare un passo indietro: "E' ormai di dominio pubblico che verrà ritirata l'istanza per l'ecodistretto nel sito di Rocca Cencia, non perché siamo contrari agli impianti di compostaggio ma perché lì proprio non ci stava, ci sono già tre impianti". Muraro ha spiegato che per quanto riguarda il compostaggio gli impianti "verranno realizzati nelle aziende agricole che ha in gestione il Comune, così il compost sarà a km 0 e verrà utilizzato per le colture dell'azienda stessa" ha continuato Muraro.

AMA CAMBIA MARCIA - Tra gli obiettivi dell'amministrazione Raggi anche quello di modificare il contratto di servizio con Ama. Il tutto per "creare le condizioni per un'inversione di marcia di Ama modificando il contratto servizio e recependo i consigli già dati dall'Agenzia per il controllo dei servizi pubblici locali, aspetti che erano quelli di massima visibilità da parte dei cittadini. Noi puntiamo in breve tempo a revisionare il contratto di servizio: il nostro obiettivo è arrivare al rifiuto zero, un rifiuto non sprecato, e questo nonostante le difficoltà nell'affrontare le emergenze che ci sono oggi" la parole di Muraro. Un cambio di rotta messo nelle mani dell'amministratore unico Antonella Giglio "è un avvocato specializzato in diritto pubblico che con la sua capacità, competenza e trasparenza riporterà Ama a essere una primaria azienda soprattutto per il servizio ai cittadini" ha affermato Raggi.  "Ho gli strumenti per aiutare l'azienda a uscire fuori dall'impasse e condivido con l'amministrazione vedute e principi fondamentali" la replica del vertice della municipalizzata. Che ha chiesto tempo: "Devo studiare a fondo l'azienda e a breve avrete sicuramente delle novità". 

IL BANDO PER IL DG - Sul fronte aziendale, "entro una decina di giorni" dovrebbe partire il bando per la selezone del nuovo dg. Il mandato dell'attuale Bina, nominato in estate, "scade il 31 dicembre" ha spiegato Giglio. "I tempi sono stretti". Al bando, ha risposto il diretto interessato a precisa domanda, parteciperà anche Bina. 

CRITICHE - Non sono mancate critiche. A parlare sono Riccardo Magi, segretario dei Radicali Italiani ed ex consigliere e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma: "Il 'piano Ama' presentato oggi dalla sindaca Raggi non risponde agli interrogativi sul ciclo dei rifiuti che, come Radicali abbiamo sollevato in questi mesi. La domanda infatti resta la stessa: quali impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti a Roma? A 5 mesi dall'insediamento della giunta Cinque Stelle ancora non lo abbiamo capito" si legge nella nota. "Va bene il riavvio del prelievo a domicilio dei rifiuti ingombranti, vanno bene le 10 nuove "isole ecologiche" in periferia e la nuova raccolta differenziata per le utenze non domestiche; vorremmo però capire come Raggi intenda gestire l’indifferenziato, che rappresenta ancora la maggior parte dei rifiuti prodotti nella capitale. Per quanti anni ancora il sistema si dovrà reggere sugli inceneritori e le discariche ubicate fuori città e fuori regione? Purtroppo il Movimento 5 Stelle ha detto no agli "ecodistretti", senza aver fornito una alternativa credibile". 

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