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Rifiuti, Raggi incontra il ministro: nessuna svolta. Opposizioni all'attacco: "Parlano di nulla"

Oggi il faccia a faccia tra Costa e la sindaca sulla questione rifiuti

Un nulla di fatto. L'ennesimo incontro tra istituzioni non tira fuori dal cilindro alcuna soluzione rapida per riportare Roma a un livello di pulizia almeno dignitosa. L'emergenza immondizia assale la città da settimane, una nota uscita dalla direzione rifiuti del ministro dell'Ambiente stabilisce le competenze (è la Città Metropolitana, quindi Virginia Raggi, a dover indicare le aree idonee per eventuali impianti di smaltimento dell'indifferenziato), i lavoratori Ama sono in agitazione per la mancata approvazione del bilancio e si fermeranno con uno sciopero il 22 ottobre. Un caos al centro del faccia a faccia di oggi tra il ministro Sergio Costa e la prima cittadina della Capitale. Senza risultati concreti. 

Una discarica per i rifiuti di Roma? "Penso che possiamo spingere su altri percorsi che ci aiutano" ha detto Costa, a sostegno della posizione più volte espressa da Raggi: niente impianti ulteriori, si portano i rifiuti fuori città e si spinge sulla corretta separazione degli scarti. "La logica della differenziata mi sta particolarmente a cuore perchè se la fai bene, e i numeri ci dicono che si sta partendo con una certa robustezza rispetto ad alcuni anni fa, comporta un buon riciclo e l'attivazione di un'economia circolare".

Si, ma con la crescita di due punti percentuali negli ultimi cinque anni (secondo dati Ispra siamo al 44%) l'obiettivo del 70% fissato dalla giunta Raggi per il 2021 sembra un'utopia. "Ci stiamo lavorando con il governo - ha spiegato il ministro - utilizzeremo la logica del credito d'imposta e della leva fiscale in funzione dell'imprenditore e del consumatore per consentire a entrambi un win to win, cioè si vince tutti quanti ma principalmente in questo modo si ottiene di non essere ingolfati dai rifiuti. Il sistema Europa si muove in questo senso e noi in questo siamo leader". Sarà, ma Roma resta il fanalino di coda, con strade sporche e cumuli di rifiuti dal centro alla periferia. Senza contare lo stato dei conti aziendali, con il bilancio ancora da approvare e lo sciopero del 22 ottobre già in agenda. 

Intanto l'opposizione attacca: "Dall'incontro tra il ministro Costa e la sindaca Raggi è emerso quello che ci si aspettava: il nulla - ha dichiarato la consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano - Il primo cittadino della Capitale continua a 'traccheggiare' e parlare confusamente di soluzioni a portata di mano. Il ministro a fare il pesce in barile evitando di prendere una posizione pubblica ufficiale che sconfessi l'operato dell'amministrazione 5Stelle. Intanto Roma muore sotto i rifiuti"

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