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Rifiuti: il consiglio provinciale approva una mozione sul ciclo dei rifiuti

Approvata da tutti i gruppi di maggioranza di centrosinistra una mozione sul problema delle discariche e il ciclo dei rifiuti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

"Il Consiglio provinciale – si legge nella mozione – impegna il Presidente e la Giunta a dare indicazione agli uffici competenti affinché ogni progetto preliminare per la realizzazione della discarica temporanea venga valutato nel rispetto del principio di precauzione ed in particolare per tutto ciò che concerne la tutela della salute dei cittadini, la salvaguardia dell’ambiente  e con il divieto assoluto di interrare il rifiuto non trattato.

La mozione  - si legge - impegna altresì a sollecitare le Istituzioni competenti nel realizzare, nel più breve tempo possibile, un profondo rinnovamento del ciclo integrato di gestione dei rifiuti che superi l’utilizzo delle discariche come sistema prevalente di smaltimento e adottare tutte le misure e le azioni necessarie: a prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti; al raggiungimento dell’obiettivo del 65% di raccolta differenziata; all’attivazione a pieno regime degli impianti per il trattamento dei rifiuti urbani residui, per avviare una nuova gestione che consideri i rifiuti una risorsa e permetta di superare definitivamente l’attuale condizione di emergenza.

Ad oggi – si legge ancora nella mozione -  i quattro impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) nel Comune di Roma, aventi capacità di trattamento di circa 3.000 tonnellate al giorno di rifiuti urbani, lavorano solamente tra il 23% e il 66% della loro potenzialità, come riportato nella relazione elaborata dai Carabinieri del NOE e resa nota di recente dall’attuale Commissario Straordinario per la chiusura della discarica di Malagrotta, dott. Goffredo Sottile. Inoltre,  la percentuale di raccolta differenziata dichiarata dal Comune è di circa il 25%, mentre  la produzione dei rifiuti di Roma Capitale è di circa 5.000 tonnellate/giorno e per i motivi sopraccitati nella discarica di Malagrotta sono stati interrati rifiuti urbani non trattati, l’Unione Europea ha aperto la procedura di infrazione n.2011/4021 “Conformità della discarica di Malagrotta con la direttiva discariche (dir. 1999/31/CE)”, concedendo 60 giorni per adeguare la gestione della discarica alla normativa vigente che prevede l’interramento dei soli rifiuti trattati.


Il 7 giugno 2012 – prosegue ancora la mozione - la Provincia di Roma ha redatto e consegnato alla Regione Lazio, al Comune di Roma, al Ministero dell’Ambiente e al Commissario straordinario per la chiusura della discarica di Malagrotta, uno studio tecnico sulle aree idonee ad ospitare impianti per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, realizzato a seguito dei criteri contenuti nel Piano regionale rifiuti pubblicato sul BURL il 14 marzo 2012 e sulla base dei vincoli ambientali, paesaggistici, idrogeologici e archeologici e delle previsioni del Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG) di cui all’art. 20, comma 2, D. Lgs. 18/8/2000, n. 267, che vuole essere di ausilio per le istituzioni e per i decisori che dovranno individuare i siti idonei ad ospitare una discarica di rifiuti trattati; Il decisore, ex art. 198 comma 1 D. Lgs. 152/2006, Testo Unico Ambientale,  è il Comune che, nella sua qualità di produttore e detentore dei rifiuti urbani e assimilati avviati allo smaltimento, deve continuare la gestione degli stessi fino alla costituzione delle autorità degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO).

Il 12 giugno 2012 il Consiglio Regionale del Lazio ha inoltre approvato a larga maggioranza la Mozione N.403 avente per oggetto “Gestione dei rifiuti urbani” che, tra le altre cose, impegna la Giunta Regionale a valutare la possibilità di individuare all’interno di Roma Capitale l’ambito ottimale ed a proseguire nell’applicazione della legge 296/2006 relativa alle politiche di sostegno ed incentivazione della raccolta differenziata prevedendo la possibilità, eventualmente, di procedere agli atti conseguenti qualora gli Enti competenti risultassero inadempienti in ordine a quanto di loro competenza in materia di raccolta differenziata dei rifiuti.

Nella mozione, infine, si ribadisce che la Provincia di Roma ha da lungo tempo lanciato l’allarme alle istituzioni competenti al fine di scongiurare l’emergenza rifiuti. La Provincia di Roma – si sottolinea nell’atto approvato dal Consiglio -   ha lavorato per rinnovare profondamente la gestione del ciclo dei rifiuti mediante l’implementazione del servizio di raccolta “Porta a Porta”, finanziando i progetti di 69 Comuni che coinvolgono una popolazione di 930.000 abitanti, dei quali più di 450.000 già serviti; la realizzazione di 44 Isole Ecologiche (Centri di Raccolta Comunali); la realizzazione di 4 impianti per il compostaggio della frazione organica della raccolta differenziata, con un impegno di spesa complessivo di circa 43 milioni di euro”.

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