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"Inviolata area a rischio ambientale": così Guidonia vuole scongiurare l'apertura del TMB di Cerroni

La Regione Lazio ha incaricato ufficialmente l’Arpa di attivare le procedure atte all’inserimento dell’Inviolata nelle aree a rischio ambientali. Il M5s: "TMB non può aprire, parco va bonificato"

La Regione Lazio ha incaricato ufficialmente l’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale del Lazio) di attivare le procedure atte all’inserimento dell’Inviolata nelle aree a rischio ambientali, in ottemperanza della legge regionale approvata nel 2019, così come richiesto dal Comune di Guidonia Montecelio e dalle associazioni del territorio. 

La Regione chiede ad Arpa di inserire l’Inviolata nelle aree a rischio

“Si tratta di un grande risultato, frutto di una normativa fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle e per cui mi sono speso personalmente accelerando l’iter di approvazione in Commissione Agricoltura e Ambiente” - ha commentato il consigliere regionale del M5s, Valerio Novelli. “Una prima vittoria che, tuttavia, non è un punto di arrivo ma un punto di partenza per raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale che il nostro territorio auspica da sempre, come, ad esempio, il capping e la messa in sicurezza della discarica dell’Inviolata”.

Inviolata “area a rischio”: li c’è il TMB di Cerroni

Il consigliere grillino confida nel riconoscimento dell’Inviolata come area a rischio ambientale affinchè si scongiuri l’apertura del TMB: uno degli impianti di trattamento meccanico biologico di proprietà del "patron" Manlio Cerroni, assolto lo scorso giugno dalle accuse di aver violato il vincolo paesaggistico del Parco archeologico dell’Inviolata, al centro del quale si trova lo stabilimento. Il sito dopo dissequestro e collaudo è ora in regola dal punto di vista autorizzativo. Raggi lo aveva indicato come uno di quelli deputati ad accogliere i rifiuti di Roma

“Il TMB di Guidonia non deve aprire”

“Questo riconoscimento - dice Novelli - porrà le basi per scongiurare l’apertura del famigerato Tmb, in quanto la legge non permette alle cosiddette aree a rischio ambientali di sopportare altri impianti inquinanti all’interno del perimetro dell’area stessa. Una vittoria che non ci vede far abbassare la guardia, ma anzi ci deve spronare ad andare avanti su questa strada sempre per la tutela dei cittadini e dell’ambiente”. Fiducioso anche il sindaco di Guidonia, Michel Barbet, tra i più strenui oppositori dell’apertura del TMB nell’Inviolata. “Da un lato sono soddisfatto di questa presa di posizione della Regione Lazio - ha detto Barbet - segno che la strada tracciata dalla nostra Amministrazione era quella corretta, dall’altro sono preoccupato perché ricevo l’ennesima conferma di quanto il rischio ambientale sia tangibile per il nostro territorio. Questa ennesima conferma di avere una città gravemente minacciata sotto il profilo ambientale, mi convince sempre di più sulla totale contrarietà all’apertura del TMB e sulla immediata necessità di bonificare tutta l’area del Parco dell’Inviolata. Insieme - ha scritto in una nota il sindaco che guida una giunta M5s-Pd - possiamo vincere e salvare il nostro territorio”. 
 

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