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Rifiuti: saltano le riunioni e la soluzione a Malagrotta ancora non c'è

Settimana determinante per l'emergenza rifiuti. Venerdì il nuovo incontro al Ministero tra enti locali. Clini punta alla differenziata, ma sul post Malagrotta è ancora fumata nera

Secondo il piano di lavoro fissato dal ministro per l'ambiente Corrado Clini questa dovrebbe essere una settimana delicatissima, se non decisiva, per la soluzione all'emergenza rifiuti.

I nodi da sciogliere sono sempre i medesimi: trovare un modo per chiudere la discarica di Malagrotta, ormai in proroga da anni e avviare i nuovi piani per la differenziata che l'Unione Europea sollecita da tempo.

Il piano di lavoro era stato suddiviso in tre incontri istituzionali da tenersi la settimana passata. Di questi si è svolto il primo, in cui il ministro ha chiaramente spiegato di puntare sull'incremento della differenziata, ma del cosiddetto “post Malagrotta” non si è parlato. Il secondo incontro, invece, è saltato, mentre il terzo che doveva tenersi il 12 è stata rimandata al giorno successivo, ovvero venerdì prossimo.

Al momento dunque la situazione vive un'apparente immobilità. Lo studio dei siti per la nuova discarica presentato dalla Regione Lazio è terminato con l'individuazione di Riano e Corcolle, zone non piaciute al ministro che ha sollecitato la Provincia di Roma ad individuare un nuovo sito. Per tutta risposta, da Palazzo Valentini hanno fatto sapere che non ci sarebbero nuovi luoghi idonei.

Mentre si attende il riprendere del lavoro nei tavoli istituzionali al ministero dell'ambiente, la calma rimane solo apparente: i residenti continuano le loro azioni di protesta e le iniziative contro la discarica. Al momento, quindi, non resta che aspettare il nuovo incontro.

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