Emergenzia rifiuti, c'è la lista delle zone idonee: ora Raggi deve scegliere dove piazzare la discarica
Entro una settimana il Comune dovrà indicare dove fare la discarica “di servizio”, in stesura la lista dei siti “idonei”. Ama penserà alle due aree di trasferenza e al conferimento all’estero
Per il Campidoglio è corsa contro il tempo per scacciare lo spettro del commissariamento sui rifiuti e trovare una soluzione alle cicliche emergenze della Capitale. In seguito all’ordinanza della Regione Lazio per Comune e Ama i tempi sono serrati, gli impegni definiti e le decisioni da prendere ardue.
Ieri alla Pisana la riunione della struttura tecnica composta da tre rappresentanti di Regione, Città Metropolitana e Roma Capitale durante la quale è stato stilato l'elenco dei siti, una dozzina in tutto, in cui realizzare discariche o centri di stoccaggio. Spetterà ora alla Sindaca Virginia Raggi, sempre come stabilito dall'ordinanza, indicare dove porre la discarica di Roma.
Intanto, con la riapertura di Colleferro, che resterà attiva fino al 15 gennaio 2020, l'emergenza in città è scongiurata.
La Sindaca Raggi ha 7 giorni per indicare la discarica
Ma andiamo con ordine. Come detto c’è prima di tutto l’indicazione sul sito o sui siti da destinare allo smaltimento dei rifiuti: la discarica di Roma, quella di “servizio” per sopperire all’imminente e definitiva chiusura di Colleferro. Raggi ha sette giorni per decidere dove conferire gli scarti di Roma, un sito che dovrà ricadere sul suolo comunale con la provincia a ribellarsi all’idea del Campidoglio di avvalersi delle discariche già attive nei dintorni della Capitale.
Dal tavolo in Regione Lazio nessuna indicazione sulle possibili località coinvolte, solo qualche indiscrezione: saranno probabilmente dodici le aree che finiranno nella lista delle “idonee”, quasi tutte concentrate nel quadrante sud della città.
Già sul piede di guerra Falcognana, ipotesi avanzata nel tavolo della scorsa settimana in Campidoglio, con il minisindaco Dario D’Innocenti a far capire che nel caso la scelta ricadesse sulla zona dell’Ardeatina la tenuta della sua amministrazione “non sarebbe garantita”.
Rifiuti, o discarica o commissariamento
Dopo l’individuazione dell’area la Sindaca avrà altri sette giorni massimo per l’adozione di ogni provvedimento necessario all’operatività della stessa. Entro due settimane dunque o Roma deciderà dove porre la propria discarica o sarà commissariamento.
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Ama alla ricerca di due aree di trasferenza
Dall’invaso per lo smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento dei solidi urbani, all’individuazione di due aree per la trasferenza. Siti che, come prescritto dall’ordinanza, dovranno essere attivati entro il 31 gennaio, quando dovrebbe chiudere quello di Ponte Malnome.
Ad indicare dove allestire le strutture atte ad ospitare provvisoriamente il transito di rifiuti solidi urbani in attesa di trasferirli in discarica o luogo di stoccaggio e smaltimento definitivo, sarà Ama. Al tavolo della Pisana l’amministratore unico Stefano Zaghis ha preso l’impegno. La Municipalizzata poi avvierà la procedura per selezionare impianti di conferimento all’estero.
Riapre Colleferro: riceverà rifiuti per altri 43 giorni
Quarantatre. Parte da qui invece il countdown per la chiusura della discarica di Colleferro che, ferma da fine novembre per accertamenti della magistratura dopo la morte di un operaio, riaprirà domani 4 dicembre e cesserà di ricevere rifiuti il 15 gennaio 2020. Termine, è scritto nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, “non ulteriormente prorogabile”.
Un crono programma serrato. Sui rifiuti il tempo è tiranno, sul Campidoglio pende la spada di Damocle: quella del commissariamento.