rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Muraro indagata e i rifiuti finiscono in secondo piano: "Fra 3 mesi il contratto di servizio"

Raggi e Muraro rendicontano in commissione Ecomafie lo stato del piano rifiuti per la Capitale. Pochi i dettagli emersi rispetto a quanto già annunciato dalla sindaca durante il consiglio straordinario del 10 agosto

Un audit per verificare i dettagli della raccolta differenziata, l'impianto Tmb Salaria da trasformare in un polo tecnologico "di materie prime e seconde", il contratto di servizio con Ama "da rivedere". In commissione Ecomafie la sindaca Raggi ha rendicontato ai deputati sullo stato del piano rifiuti per la Capitale. E per quanto l'audizione si sia concentrata per lo più sul caso Muraro e l'indagine giudiziaria che vede coinvolta l'assessore all'Ambiente, qualcosa è emerso anche sul tema rifiuti. Non molto di più rispetto a quanto già annunciato nel piano del 10 agosto, durante il Consiglio straordinario sui rifiuti.

Qualche obiettivo: "Dobbiamo rivedere il contratto di servizio con Ama - ha subito spiegato Raggi - capire chi fa cosa, ci vorranno almeno due tre mesi, è il tempo massimo", sempre sottolineando che il traguardo finale è "chiudere il ciclo dei rifiuti" a Roma, con Ama che si sostituisce ai privati nel trarre utili dalla lavorazione dei materiali. Per quanto riguarda le cose fatte in questi due mesi l'assessore Muraro ricorda la manutenzione degli impianti Tmb Salario e Rocca Cencia, con lo svuotamento delle vasche e la ripulitura dei bracci, e l'avvio della bonifiche delle isole ecologiche. 

Sulla raccolta differenziata invece è in corso un audit di verifica dei dati: "Attualmente a Roma è del 41-42 per cento, come ha sempre detto Fortini. Stiamo valutando ma i conti non tornano perché Ispra dice altro" sottolinea ancora l'assessore. "Stiamo facendo un audit, non ci accontentiamo della percentuale, dobbiamo verificare dove va a finire il materiale e come è organizzata la raccolta. Sulla base di quello che troveremo vedremo le volumetrie necessarie. Il tema è delicato, si potrebbe configurare anche un danno erariale anche in relazione ai premi percepiti" in relazione agli obiettivi.

"Per individuare una discarica di servizio serve una volumetria - ha spiegato ancora Muraro - senza quella non possiamo nemmeno capire quale potrebbe essere il sito. Noi abbiamo un problema di raccolta differenziata, a che percentuale siamo, ci sono vari temi. Se questa domanda la facessimo tra 6 mesi avremmo una risposta più chiara. Valuteremo le volumetrie che sono necessarie"

"Con l'impianto della Salaria che intendete fare?". La domanda è della deputata Renata Polverini. L'assessore Muraro ha risposto: "Sul Salario è un tema pesante perché va fatta la modifica dell'autorizzazione per non prendere in giro ancora una volta i cittadini, entro fine anno dobbiamo depositare un progetto e su quella base si va a modificare la collocazione. L'impianto tmb del Salario però è di proprietà Ama e non possiamo chiuderlo definitivamente, ma verrà utilizzato per quei materiali tipo materassi, o per gli ingombranti che oggi sono bloccati per i quali Ama paga molto. Diventerà un polo tecnologico di materia prima e seconda. Diventerà un polo tecnologico di materie prime e seconde".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Muraro indagata e i rifiuti finiscono in secondo piano: "Fra 3 mesi il contratto di servizio"

RomaToday è in caricamento