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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, sull'assessora Muraro è scontro in Aula. Pd: "Il M5S rifugge il dibattito"

La capogruppo Di Biase ha chiesto di discutere un'interrogazione sulla situazione dei rifiuti e sulle consulenze dell'assessora: "Non ci hanno permesso di fare chiarezza". In Aula anche Raggi per discutere le linee programmatiche

Le polemiche sui rifiuti e sulle consulenze dell'assessore Paola Muraro infiammano anche l'Aula Giulio Cesare. E' il giorno della discussione delle linee programmatiche, in Aula per esporle la sindaca Virginia Raggi. Ad attaccare è il gruppo del Pd: la capogruppo Michela Di Biase, appena aperta la seduta, chiede di discutere un'interrogazione all'assessore ai Rifiuti "per fare chiarezza sui suoi 12 anni di consulenza all'Ama". Il presidente d'Aula, Marcello De Vito, si appella però al regolamento e decide di dichiarare "inammissibile" la richiesta. Ne nasce un botta e risposta. Di Biase sostiene di aver protocollato l'interrogazione ma De Vito non transige: "Verrà discussa così come prevedono le procedure". 

La replica arriva mezzo stampa: "Sorprende la decisione del presidente d'Aula di non averci concesso la possibilità di chiedere all'assessore 'milioncino' di fare chiarezza sui suoi 12 anni di consulenza all'Ama" si legge in una nota stampa di Michela Di Biase, diramata mentre ancora la sindaca sta esponendo all'Aula le linee programmatiche. "Sarebbero state molte le domande che avremmo voluto fare alla sindaca che ha sì il compito di governare la città, ma ha anche il dovere di confrontarsi con l'opposizione. Il M5S chiede onestà e trasparenza e poi rifugge dal dibattito". Tra le domande: "Ha avuto altri incarichi di qualsivoglia natura con altre aziende pubbliche o private del settore rifiuti? Esiste e qual è il contenuto di questo dossier che con linguaggio criptico ha minacciato di rendere pubblico? A noi non interessa sapere che ha fatto del suo milioncino. Ma possiamo chiederle di sapere che ha fatto per Roma?". 

Secca la risposta di Marcello De Vito: "Oggi abbiamo portato in Aula le linee programmatiche nel pieno rispetto dei tempi previsti dalla legge, così come già fatto per l'approvazione della delibera di assestamento di bilancio. Il Consiglio sta finalmente funzionando in maniera efficiente dopo anni in cui i tempi e le regole erano un optional. Anche per questo abbiamo respinto le richieste di alcuni consiglieri presentate oggi in Aula, in quanto del tutto irrituali e riguardanti argomenti non inseriti nell'ordine dei lavori, richieste e interrogazioni che saranno opportunamente trattate come previsto dal regolamento". Poi ha aggiunto, non senza una nota polemica: "Diversamente l'Aula diviene il luogo ogni consigliere pensa di fare quello che vuole a seconda delle sue esigenze politiche del giorno, cosa a cui chiaramente non si può far luogo. Ripartiamo dal rispetto delle regole".

Ad annunciare una mozione di sfiducia anche il capogruppo di Fdi in Assemblea capitolina, Fabrizio Ghera, nel corso di una conferenza stampa: "Presenteremo una mozione di sfiducia per l'assessore Muraro perché esiste un evidente conflitto di interessi. Ha più volte detto che avrebbe risolto la questione rifiuti e invece ancora non è successo. Crediamo sia opportuno che non faccia più parte della Giunta" ha spiegato. Andrea De Priamo ha definito l'affaire Muraro "un tema molto scottante vista l'inadeguatezza e l'inopportunità della nomina dell'assessore all'Ambiente Muraro".

Virginia Raggi, concentrata sulla sua esposizione, non ha fatto alcun accenno alla vicenda. Non sono passate molte ore da quanto, pubblicamente, ha difesa senza alcun dubbio l'operato e la figura della sua assessora ai Rifiuti: "Sta facendo un ottimo lavoro" ha commentato in merito all'operato dell'ex consulente Ama. Le richieste di dimissioni che arrivano da più parti vengono rimandate al mittente: "Dal momento che le chiede il Pd direi che è piuttosto bizzarro" ha risposto. 

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