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Trasporti, proroga affidamento ad Atac fino al 2021: i Radicali presentano ricorso al Tar

Presentato il ricorso contro la delibera del Campidoglio. Magi, segretario nazionale: "Un anno di immobilità della giunta Raggi ha portato alla situazione attuale di Atac"

I Radicali ricorrono al Tar contro la proroga dell'affidamento del servizio di trasporto pubblico ad Atac. Bersaglio del ricorso la delibera con cui nel settembre scorso si è deciso di affidare fino al 2021 il servizio all'azienda capitolina. Una decisione che di fatto complica la messa a gara del servizio, battaglia dei Radicali che hanno raccolto le firme e ottenuto il referendum per la liberalizzazione. 

A presentare il ricorso oggi il segretario dei Radicali, Riccardo Magi, il consigliere regionale Alessandro Capriccioli e i legali del partito. "I motivi del ricorso", spiegano, "sono gli stessi su cui l'Antitrust aveva diffidato il Campidoglio e cioè l'illegittimità della proroga sia rispetto alla legge italiana che rispetto al Regolamento Europeo". 

"Il motivo principale della proroga secondo il Campidoglio è quello di una situazione di emergenza che avrebbe messo a rischio la prosecuzione dello stesso servizio- ha spiegato Magi- in realta' noi possiamo dire, ed è anche documentabile, che l'emergenza non c'è". La proroga, ha chiarito l'avvocato Francesco Mingiardi, l'autore del ricorso con il quale è stata già impugnata la proroga e membro della direzione nazionale dei Radicali, "è permessa solo in caso esistesse il rischio della sospensione del servizio ma questo non è un rischio attuale. Atac poi non potrebbe essere affidataria in house del servizio pubblico perche' e' affidataria anche di servizi della Regione sulle ex Concesse. E questo è un altro vizio di forma che impedirebbe l'affidamento diretto". 

Il ricorso al Tar del comitato promotore è fondato proprio sulla valutazione che il rischio fallimento di Atac evocato dal Comune non sia reale. "La delibera è illegittima in quanto crea la suggestione non vera e non provata secondo cui in caso di fallimento gli Atac non sarebbe possibile offrire il servizio- si legge sul ricorso - in realtà non è così. La legge fallimentare prevede, tra i propri istituti, quello dell'esercizio provvisorio delle imprese fallite. Il tribunale, non disporre il fallimento, prevede che l'attività di impresa prosegua, se necessario, per non depauperare il valore dell'azienda. Nel caso di Atac non vi e' dubbio che il tribunale disporrebbe l'esercizio provvisorio secondo le norme del contratto di servizio. In questo modo come un avrebbe ben due anni per preparare la gara a far data dal 2019".

Attacco anche sul concordato: "Un anno di immobilità della giunta Raggi ha portato alla situazione attuale di Atac. Peraltro nei giorni scorsi ci sono state anche le prime pronunce per quanto riguarda il concordato preventivo che mostrano come il piano concordatario sia assolutamente insufficiente a garantire il risanamento di Atac e tantomeno il rilancio dell'azienda stessa". 

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