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Ad Auschwitz per riprese tv: Pacifici bloccato nel campo e fermato per ore dalla polizia

Insieme al presidente della Comunità ebraica romana anche il giornalista David Parenzo e la troup. A far scattare l'intervento delle forze dell'ordine il tentativo di uscire da una finestra

Sono rimasti bloccati nel campo di concentramento di Auschwitz e quando hanno tentato di uscire da una finestra sono stati bloccati e fermati dalla polizia. È la brutta avventura che è accaduta a presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici e David Parenzo, inviato della  strasmissione televisiva Matrix, e altre tre persone della troupe, che si erano recati nella cittadina polacca per un collegamento in occasione dei settant'anni dalla liberazione del campo. “Siamo stati sequestrati da un ora dalla polizia polacca dentro Auschwitz dopo trasmissione di Matrix. Una vergogna” ha scritto Pacifici su Twitter che ha spiegato così l'accaduto: “Il Campo era abbandonato e senza sicurezza . Il reato mio e di David Parenzo è stato quello di privare ad uscire da una finestra!”. E ancora: “Il reato non è "intrusione' ma essere usciti senza aspettare la sicurezza di Auschwitz che era sparita!! Vi sono tre gradi di Polizia”. “Non siamo affatto spaventati Bensi stupefatti di questa farsa da cui i stessi poliziotti polacchi non sanno come uscirne”.

Il gruppo è stato infatti interrogato per diverse ore dalle forze dell'ordine polacche per poi essere rilasciati. “Usciti tutti ora dal commissariato. Una follia” si legge su un tweet pubblicato intorno alle cinque del mattino. Per arrivare a una soluzione della vicenda è dovuta intervenire la Farnesina: “Vicenda incredibile” ha scritto Parenzo sul social network.

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