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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Ghetto / Via di S. Ambrogio, 4

La Carovana dell'acqua ricorda lo sgombero del Rialto: un anno fa i lucchetti

Dopo lo sgombero il forum dell'acqua è rimasto senza sede

E' trascorso un anno dal primo sgombero del Rialto. La storica sede dei movimenti che hanno dato vita al referendum sull'Acqua pubblica, è stata una delle vittime illustri della delibera 140. Lo spazio, successivamente ri-occcupato, è stato definitivamente sgomberato nell'aprile del 2017. 

Dal Campidoglio troppa vaghezza

"Da allora purtroppo abbiamo registrato poche novità" ha commentato Luigi Tamborrino, tra gli storici attivisti del Rialto Sant'Ambrogio "c'è stata una commissione trasparenza ed un'interrogazione in Campidoglio presentata dalla consigliera Svetlana Celli. Tuttavia l'amministrazione continua ad essere estremamente vaga e sono anche poche le porte a cui bussare per chiedere informazioni". A proposito portoni, la carovana dell'Acqua ha fatto tappa davanti a quello di via Sant'Ambrogio che, ad un anno di distanza, rimane inesorabilmente chiuso.

Il portone chiuso

Eppure dietro a quei battenti per oltre 10 anni si era generata una comunità viva. Lo spazio, ospitando una decina di associazioni, "aveva dato vita ad esperienze uniche di partecipazione come quella del  Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua" ricorda oggi il Coordinamento romano per l'acqua pubblica. Decine di associazioni che, una volta sgomberate, sono rimaste  "senza sede e con un portone chiuso che probabilmente nasconde al suo interno un progressivo deterioramento dello stabile".

La delibera 140

All'origine dello sgombero c'è la delibera 140. Il provvedimento, nato durante l'amministrazione Marino, è stato poi reso esecutivo con il commissariamento di Tronca e  con la successiva amministrazione a Cinque stelle. La delibera  nasce per un'errata interpretazione sull'uso del patrimonio indisponibile di Roma Capitale. Gli immobili comunali affittati a canoni calmierati, erano stati oggetto di concessioni sindacali con una durata limitata nel tempo. Scadute le concessioni, si era creata l'erronea convinzione che le associazioni beneficiarie dovessero corrispondere canoni di locazione a prezzi di mercato. Una visione che è stata poi sconfessata da una sentenza della Corte dei Conti. Ma che tuttavia, nel frattempo, ha causato lo sgombero di alcune realtà associative, tra cui quelle ospitate in via Sant'Ambrogio.  

Gli spazi sgomberati

"Una sorte purtroppo comune a tutti gli spazi sgomberati negli ultimi mesi: stabili che avevano dato una prima soluzione abitativa a centinaia di famiglie in difficoltà, palazzine sbilenche rimesse in piedi e fatte rivivere da studenti e precari, scantinati che ospitavano iniziative culturali accessibili a tutte e tutti. Tutti svuotati e lasciati marcire in nome di una legalità che crea solo porte chiuse" commenta il Coordinamento romano per l'acqua pubblica. Dal Campidoglio intanto non si registrano novità. "C'è una delibera, la 40 del 2004 che rimane disattesa – ricordano gli attivisti dell'ex Rialto – Prevedeva la riqualificazione di un autoparco a Porta Portese. Un'operazioe che doveva essere realizzata con gli oneri concessori di un privato, ma che non è mai partita".

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