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Ama, c'è l'accordo con i sindacati: sciopero revocato. Ma la partita del bilancio resta aperta

Al centro dell'accordo, nuove assunzioni e superamento delle delibere su turnover e esternalizzazioni

Sciopero revocato, assemblee sospese. A meno di 48 ore dall’avvio della mobilitazione tra i lavoratori Ama, i sindacati hanno ritirato la protesta indetta per venerdì 14 settembre. La decisione è arrivata al termine di due giorni di trattativa con i vertici aziendali e capitolini in merito allo sblocco delle assunzioni e alla possibilità di esternalizzare parte dei servizi in capo alla municipalizzata. Due nodi contenuti in due delibere, la 52 e la 58, approvate nel 2015 dall’amministrazione Marino per le quali i sindacati chiedono da tempo una modifica. Ad aprile era stato firmato un accordo con l’amministrazione Raggi per la loro modifica, rimasto inapplicato. 

“Il via libera da parte di Roma Capitale alle procedure assunzionali, in attesa di approvare la modifica della delibera 58 che sblocca il turnover, negato da mesi e adesso concesso ad Ama per permettere di non perdere altro tempo prezioso, sblocca la vertenza” scrivono le segreterie regionali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel in una nota congiunta. “Tenuto conto anche dell'approvazione della modifiche della delibera 52, in dirittura di arrivo, revochiamo lo sciopero del 14 settembre”. 

La trattativa, dopo essere stata interrotta ieri in tarda serata, è ripresa a mezzogiorno. Intorno al tavolo insieme ai sindacati l'assessora all'Ambiente, Pinuccia Montanari, il presidente della commissione Ambiente, Daniele Diaco; il direttore generale, Franco Giampaoletti; il direttore delle risorse umane di Ama, Emiliano Limiti, e la responsabile delle relazioni industriali Annamaria Caputi. Assente l'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti. Al suo posto, a discutere con i sindacati, si è presentato il capo staff dell'assessorato al Bilancio e coordinamento strategico delle partecipate, Massimiliano Lami. 

Già ieri le parti avevano raggiunto un accordo in merito al superamento delle due delibere nel mirino dei sindacati. L'impegno è approvare un nuovo provvedimento che superi la delibera 52, quella relativa alle possibili esternalizzazioni, entro la fine di settembre. Stesso destino, ma con 'scadenza' alla fine di ottobre, per la delibera 58 del 2015. Oggi è stato sbloccato anche l’ultimo punto: l'impegno da parte dell'amministrazione capitolina di formalizzare entro il 30 settembre il via libera per Ama a dare avvio alle procedure concorsuali per dare seguito al piano di assunzioni a copertura del turnover, così come stabilito ieri con i sindacati. Il tutto, in attesa della modifica della delibera 58. 

La revoca dello sciopero, per l’assessora Montanari, è una “buona notizia”. Scrive in una nota: “Le richieste dei lavoratori hanno incontrato le scelte politiche e strategiche dell'amministrazione. Vogliamo tranquillizzare anche i lavoratori, che vogliamo al nostro fianco per cambiare profondamente il modo di gestire i rifiuti nella Capitale. Continuiamo ad essere fortemente impegnati per garantire ad Ama la continuità economica e operativa necessaria per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla programmazione strategica di Roma Capitale per la riduzione e la gestione dei materiali post consumo”. 

Rimane senza esito il nodo relativo all’approvazione del bilancio di Ama. Una partita nelle mani dell’assessore al Bilancio Gianni Lemmetti che, in un braccio di ferro con i vertici Ama e con la stessa assessora Montanari, non vuole riconoscere 18 milioni di euro di crediti alla municipalizzata che senza questa cifra registrerebbe un bilancio negativo. L’approvazione del documento economico è ferma ormai da mesi tanto che i sindacati avevano lanciato l’allarme sugli stipendi di settembre dei dipendenti. Sul punto Ama ha promesso "sforzi", fanno sapere i sindacati, per evitare che accada.

“Sul bilancio stiamo lavorando” ha fatto sapere la sindaca Virginia Raggi a margine di una conferenza stampa alla quale era presente anche il presidente e amministrazione delegato di Ama, Lorenzo Bagnacani. Poi la prima cittadina ha assicurato: “Non è nei radar di questa amministrazione il concordato preventivo di Ama”. Le parole di Raggi sono state accolte con “apprezzamento” dai sindacati. “Finalmente la sindaca si è espressa, anche se in modo non risolutivo. È l'ammissione di un problema su cui fino ad oggi si era taciuto, e che desta preoccupazione" continuano i sindacati. “Continueremo a vigilare affinché si approvi il bilancio in tempi celeri”. 

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