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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lo schiaffo del municipio di destra a Gualtieri sulla residenza agli occupanti

Il presidente del VI Nicola Franco: "Dirò agli uffici di non procedere e scriverò a Meloni e Piantedosi". Il Pd: "Il minisindaco non conosce la legge e il territorio che amministra"

Una "follia ideologica". Così Nicola Franco, presidente del VI municipio, ha definito la direttiva del 4 novembre che deroga all'articolo 5 del decreto Renzi-Lupi del 2014 e permette l'iscrizione della residenza a chi vive in un'occupazione abusiva. Ed è per questo che il minisindaco di Fratelli d'Italia, unico a Roma del centrodestra a guidare un municipio, ha fatto sapere che la direttiva non verrà applicata. Uno schiaffo al Sindaco. 

La memoria della giunta Franco che dice no all'applicazione della direttiva di Gualtieri

Per farlo, la giunta ha approvato il 9 novembre una memoria in cui si chiede formalmente agli uffici "di non dare seguito all'attuazione della direttiva". Definito da Franco "un vero e proprio inno all'illegalità, perché favorisce l'occupazione illegittima degli alloggi d'edilizia residenziale pubblica". Franco aggiunge che "a Roma la criminalità gestisce buona parte della compravendita di appartamenti popolari. Soltanto nel territorio del Municipio VI delle Torri insistono quattordici clan mafiosi - sottolinea - , che guardano con molto interesse alla direttiva del Sindaco. Non tollero essere spettatore impotente del colpo mortale alla legalità che il Gualtieri sta infliggendo senza pietà." 

Franco (FdI): "Scriverò a Meloni e Piantedosi"

Inoltre, il minisindaco annuncia che invierà una lettera alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi "affinché si pronuncino e blocchino la direttiva del Campidoglio - scrive - per salvaguardare la sicurezza e il rispetto della legalità. In attesa che ci sia una risposta da parte del Governo e da parte del Tar, il IV municipio non attuerà quanto previsto dal Campidoglio".

Converti (Pd): "Franco non conosce la legge e nemmeno il territorio che amministra"

L'uscita di Franco non è passata inosservata, ovviamente. A rispondergli è Nella Converti, presidente della commissione politiche sociali in Campidoglio e tra i promotori della mozione di maggioranza diventata poi la direttiva della scorsa settimana: "In un solo colpo il presidente Nicola Franco - tuona - dimostra di non conoscere la legge e, cosa ancora peggiore, di non conoscere il  territorio che amministra e l'emergenza sociale che lo riguarda. Sostiene di non voler applicare la direttiva e non sa che la possibilità di deroga per riconoscere la residenza a particolari categorie di persone in condizione di precarietà era prevista dalla stessa norma. Sostiene che questa direttiva favorisce le occupazioni, i clan e la criminalità, e non sa, o finge di ignorare, che la criminalità fa affari sulla compravendita e sulle occupazioni abusive sfruttando l'assenza di diritti in cui versano migliaia di persone, molte di queste nel suo municipio. Da un anno amministra le Torri, ma non si ricorda un suo atto diretto a denunciare o tentare di sradicare i veri fenomeni malavitosi che lucrano sulla pelle della povera gente. Al presidente Franco suggeriamo di occuparsi realmente delle emergenze sociali del suo territorio, piuttosto che colpire migliaia di invisibili nel riconoscimento di un diritto fondamentale e basilare come la residenza".

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Nonna Roma: "Da Franco atto illegittimo e osceno"

"Questo è un atto illegittimo e osceno". A definire così la memoria di giunta annunciata da Franco è l'associazione Nonna Roma. "Come abbiamo spiegato, in ogni modo in questi mesi - continuano - senza residenza non ci sono diritti sociali sostanziali a partire dalle prestazioni sanitarie o l'accesso ai servizi pubblici come le utenze. Senza residenza si rende impossibile la vita delle persone. La scelta del presidente Nicola Franco è un atto contro i poveri e chi vive in una condizione di marginalità economica e sociale.  Ci mobiliteremo a partire dai prossimi giorni perché proprio il VI Municipio è uno di quei territori di Roma che ha più bisogno dell'applicazione di quella direttiva". 

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