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Che fine ha fatto la direttiva di Gualtieri sulla residenza agli occupanti

Approvata dal consiglio il 7 giugno, la mozione del centrosinistra si sarebbe dovuta tramutare in un atto ufficiale della giunta. Ma ancora non è successo

Sono passati esattamente tre mesi da quando la mozione sulla deroga all'articolo 5 del decreto Renzi-Lupi è stata approvata in assemblea capitolina, ma la direttiva di giunta a firma Roberto Gualtieri sulla residenza agli occupanti ancora non è arrivata. 

Una mozione per dare la residenza agli occupanti

L'atto, frutto di un lungo lavoro di cesello che ha visto partecipare anche - anzi, da un certo momento in poi si può dire soprattutto - il primo cittadino, avrebbe dovuto essere votato in aula Giulio Cesare inizialmente il 10 maggio. Poi, però, i proponenti Yuri Trombetti e Nella Converti hanno dovuto ritirarla, su pressione della lista civica e di Gualtieri stesso. Alcuni passaggi andavano moderati, sostanzialmente. Quindi si è arrivati al mese successivo, con l'approvazione grazie a 28 voti favorevoli. 

Converti-Trombetti: "Ci aspettiamo un atto a breve"

Prima della pausa estiva tutti si attendevano un atto da parte della giunta, che si è riunita numerose volte fino a prima della settimana di Ferragosto e anche subito dopo. Ma non è successo nulla. "Quella è una mozione di civiltà - sostiene la presidente della commissione politiche sociali Converti (Pd) a RomaToay - e siamo in attesa dal sindaco di un atto che metta in pratica quanto votato in assemblea. Il decreto Renzi-Lupi genera illegalità e diseguaglianze, nega in partenza i diritti delle persone. La sensazione è che arriverà a breve la direttiva". Sulla stessa linea il presidente della commissione patrimonio e politiche abitative, Trombetti (Pd): "Quell'atto è stato concordato con il Sindaco - aggiunge - che ha chiesto delle modifiche che sono state fatte. Io non ho dubbi che arriverà presto la direttiva". 

Cos'è il decreto Renzi-Lupi

Ricordiamo che il decreto Renzi-Lupi, approvato nel 2014 in vista dell'Expo 2015 a Milano, vieta l'allaccio delle utenze e il diritto a fissare la residenza a coloro che occupano stabili abbandonati e alloggi popolari di cui non sono assegnatari. Il decreto già prevede una deroga, che però Roma Capitale non ha mai applicato fino ad oggi. Ciò significa, per migliaia di persone, non avere possibilità di aprire un conto corrente, candidarsi a un lavoro, accedere al servizio sanitario, oltre che avere luce e gas regolarmente. 

L'assessora Funari: "Tuteliamo gli occupanti"

A inizio maggio, l'assessora alle politiche sociali Barbara Funari, a margine di un convegno in Campidoglio proprio sul tema della residenza negata, affermava che "l'obiettivo è tutelare il più possibile anche gli occupanti - spiegava - tutelarli e garantire anche a loro il diritto alla residenza". A fargli da eco il consigliere Demos, Paolo Ciani: "La mozione è un primo atto politico. Ci sarà un lavoro tecnico per permettere l'applicazione della deroga, prevista dalle norme e dal decreto stesso". Insomma, tutti d'accordo. Ma si aspetta una mossa da parte di Gualtieri. 

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